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2/9/2015 | Redazione Advisor
Le banche non hanno aperto ancora i rubinetti all’economia reale anche se si intravedono i primi segnali di miglioramento nel settore del credito. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze lo scorso dicembre, come risulta dai dati di Bankitalia, è risultato pari al 15,2% rispetto al 18,4% del mese precedente, anche se i prestiti al settore privato stentano ancora a ripartire: nel corso del mese hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,6%, mantenendosi sugli stessi livelli di novembre. In dettaglio, i prestiti alle famiglie sono calati dello 0,5% sui dodici mesi, come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,3% (-2,6% a novembre).
I tassi d'interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,09% (3,19 nel mese precedente), quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all'8,06% (8,56% a novembre). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,31% (3,38% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,15% (1,98 a novembre).
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,73% (0,74 nel mese precedente). A dicembre crescono i depositi: il tasso di crescita per il settore privato è stato pari al 3,9% (3,5 a novembre). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, invece è diminuita del 17,3% su base annua (-17,4 nel mese precedente).
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