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8/8/2014
Banca Intermobiliare torna ai suoi storici azionisti. Sono passati quattro anni da quando, nel 2010, un'opa portò la boutique finanziaria torinese sotto le insegne di Veneto Banca. I due istituti hanno reso noto, attraverso un comunicato congiunto, la cessione della quota di controllo dell'istituto da parte di Montebelluna. A farsi carico dell'acquisto è una cordata che riunisce diversi nomi del salotto torinese, tra cui Carlo De Benedetti, la famiglia Segre, Luca Montezemolo e il vicepresidente di Bim, Pietro D'Aguì (azionista con il 9,6%).
La cordata pagherà 289 milioni il 51,4% di Bim, per un corrispettivo di 230,6 milioni e sottoscrivendo azioni Veneto Banca per un controvalore di 58,2 milioni (36 euro l'una). L’esecuzione della cessione è subordinata all’ottenimento del provvedimento autorizzativo di Banca d’Italia. Tenuto conto del tempo necessario per l’avveramento delle condizioni sospensive, è ragionevole ritenere che l’offerta pubblica di acquisto sarà lanciata nel primo semestre 2015.
La cessione, si legge nella nota, si inserisce nelle misure previste dal piano di consolidamento patrimoniale di Veneto Banca e determinerà per la stessa, conseguentemente anche alla cessione del controllo di Banca IPIBI, un beneficio complessivo di circa 73 basis point in termini di CET1 fully loaded.
“La cessione di Bim è l’ultima delle tappe più significative del piano di rafforzamento patrimoniale varato a novembre 2013 – dichiara il presidente di Veneto Banca, Francesco Favotto – che ha avuto come ulteriori momenti qualificanti la conversione al 30 giugno del prestito obbligazionario convertibile da 350 milioni di euro, l’aumento di capitale di 474,3 milioni di euro, concluso il 28 luglio scorso, e la cessione di IPIBI. Con questo passaggio il nostro CET 1 è ora ben oltre la soglia di sicurezza stabilita dalla Bce”.
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