Tempo di lettura: 2min

Banca Mondiale taglia le stime

1/16/2013

Continuano ad addensarsi nubi sulla ripresa, nonostante il rialzo delle Borse da inizio gennaio e una maggiore stabilità nell’Eurozona, che sembra aver superato la tempesta dei titoli di Stato.


Continuano ad addensarsi nubi sulla ripresa, nonostante il rialzo delle Borse da inizio gennaio e una maggiore stabilità nell’Eurozona, che sembra aver superato la tempesta dei titoli di Stato.

 

Stavolta previsioni poco incoraggianti sono arrivate dalla Banca Mondiale , preoccupata soprattutto il rallentamento globale della crescita e le incertezze sui conti pubblici degli Stati Uniti.

 

L’istituto ha tagliato le stime di crescita dell’economia mondiale per il 2013 a +2,4% dal +3% precedentemente previsto.

 

In particolare, le economia avanzate cresceranno dell’1,3%, meno dell’1,9% stimato in precedenza. Tirano il freno anche i paesi emergenti che, secondo le ultime stime, cresceranno invece del 5,5% contro il 5,9% precedentemente previsto.

 

La Banca Mondiale prevede poi che il pil dell’area euro si contrarrà nel 2013 dello 0,1% ma soprattutto si dice preoccupata anche per l’incertezza sulle finanze pubbliche degli Stati Uniti. Dai dati comunicati ieri dal Tesoro Usa, emerge che il debito americano è ormai a 16.393,97 miliardi di dollari, a un passo dal limite legale di 16.394 miliardi di dollari.

 

Ma la tensione sui conti pubblici americani può avere gravi conseguenze per tutta l’economia e in particolare per i Paesi emergenti. «Per i paesi in via di sviluppo niente è più importante che un’economia americana stabile» afferma la Banca Mondiale, sottolineando che per le economie avanzate «la riduzione del deficit e del debito, il tasso di disoccupazione elevato e la debole fiducia continueranno a pesare sull’economia nel 2013».

 

La Banca Mondiale mette in guardia anche le economie emergenti, motore dell’economia mondiale. L’espansione economica - afferma - non è garantita: «per continuare a crescere rapidamente, i paesi in via di sviluppo devono mantenere lo slancio di riforme che ha sostenuto l’accelerazione della loro crescita fra il 1990 e il 2000».

 

Il pil cinese è previsto crescere quest’anno dell’8,4% dopo essere sceso sotto l’8% nel 2012. L’economia del Brasile dovrebbe espandersi del 3,4%  

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?