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12/4/2012
La discesa dello spread di oggi è ovviamente benvenuta ma la vera soddisfazione sarà raggiunta a quota 287, ossia quando il differenziale tra i rendimenti sui titoli di Stato a 10 anni italiani e tedeschi risulterà dimezzata rispetto a un anno fa.
Sono le parole di Mario Monti parla al termine del vertice bilaterale Italia-Francia e rivela un suo obiettivo personale.
"Desidero confessare che per me c'è un livello di spread a 287 punti base che rappresenta un obiettivo e che spero sia presto toccato", ha detto il presidente del Consiglio italiano indicando la "metà di quella quota 574 con cui abbiamo iniziato il nostro percorso".
Oggi lo spread è tornato a scendere sotto i 300 punti base segnando il livello più basso dallo scorso marzo.
Una giornalista chiede se abbia influito solo l'accordo della settimana scorsa sulla Grecia o se ci siano anche motivazioni di politica interna legate alla larga affermazione di Pier Luigi Bersani alle primarie del centrosinistra.
Il premier, che i mercati vorrebbero ancora a palazzo Chigi dopo le politiche del prossimo anno, sorvola su Bersani e si limita a dire che si è congratulato con il segretario del Partito democratico ieri sera per "la brillante vittoria".
Grecia
"Penso proprio che l'accordo sul debito greco abbia influito [sull'andamento dello spread]...Il livello raggiunto tuttavia non è ancora a livello fisiologico", cioè in linea con i fondamentali dell'economia italiana.
Il premier ha spiegato che le oscillazioni dello spread confermano che "l'altezza del debito italiano è rilevante" e che "il riconoscimento internazionale sulla correttezza della politica italiana è diffuso". Ciò a cui si assiste è "un tiro alla fune" in cui quando "c'è una incertezza diffusa sull'area dell'euro, come lo è stato spesso la Grecia, questo risulta in una prevalente forza ascendente" per lo spread mentre il contrario accade "quando il quadro sembra distendersi".
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