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11/27/2012
I ministri delle Finanze dell’Eurozona e l’Fmi hanno trovato un accordo sul debito di Atene. L’intesa prevede il taglio del debito pubblico greco al 124% del prodotto interno lordo per il 2020, attraverso un pacchetto di misure suppletive di un’entità pari al 20% del Pil. Nelle ultime due settimane i ministri per due volte non erano riusciti a trovare un accordo, ma l’Eurogruppo questa volta era determinato a chiudere. L’intesa dovrà poi essere sottoposta al voto di alcuni Parlamenti dei Paesi membri e quindi l’Eurogruppo si dovrà nuovamente riunire per dare l’approvazione finale allo stanziamento.
I 44 MILIARDI DI EURO - Il debito greco oggi è al 170% del Pil. «Non si esce senza un accordo», hanno ripetuto per tutto il giorno e la notte (la riunione è iniziata alle 12 di lunedì mattina) fonti vicine alla trattativa, ma il problema era convincere il Fmi e soprattutto i suoi membri più influenti, a partire dagli Stati Uniti, che vogliono vedere più sforzi da parte dell’Eurozona. Anche la Germania, che già puntò i piedi nell’ultimo eurogruppo di una settimana fa, fatica a superare tutte le resistenze. In gioco c’è il via libera agli aiuti, circa 44 miliardi di euro se si considerano tutte le tranche dovute ad Atene fino a dicembre, altrimenti solo la prossima tranche è di 31,5 miliardi.
LE MISURE PRESE - Il mix di misure che ha dato il via libera all’intesa tra eurogruppo e Fmi prevede «sforzi da parte di tutti», ovvero Stati, Grecia e Fmi, ha detto il presidente dell’eurogruppo Jean Claude Juncker al termine della riunione durata oltre 12 ore. Taglio di 100 punti base degli interessi sui prestiti bilaterali, una riduzione di 10 punti base del costo delle garanzie che la Grecia paga al fondo salva-stati Efsf, una moratoria di 10 anni sui tassi dei prestiti concessi dal fondo salva-Stati Efsf, un’estensione di 15 anni delle scadenze dei prestiti e uno slittamento di 10 anni dei pagamenti degli interessi. Inoltre, gli Stati rinunciano ai loro profitti sui bond greci e li verseranno direttamente ad Atene in un conto bloccato. Infine, il Fondo ha acconsentito a rivedere la soglia del debito: l’obiettivo iniziale del 120% entro il 2020 è stato portato al 124%, per poi scendere drasticamente al 110% nel 2022.
I COMMENTI DI FMI E BCE - Il Fondo Monetario Internazionale plaude alle iniziative accordate dall’Eurogruppo alla Grecia, che puntano ad appoggiare il programma di riforme economiche del Paese e contribuiscono in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco. Lo ha affermato il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in una nota, sottolineando che le misure accordate «aiuteranno a portare il rapporto debito-pil della Grecia su una traiettoria sostenibile e a facilitarne il graduale ritorno sul mercato». La Lagarde ha poi espresso apprezzamento «per l’impegno dei partner europei a portare il debito della Grecia sostanzialmente sotto il 110% del pil nel 2022». Anche il presidente della Bce Mario Draghi ha «accolto con favore» l’accordo sul debito di Atene: «rafforzerà la fiducia nella Grecia e nell’euro», ha detto al termine dell’eurogruppo.
PROSSIMA TAPPA IL 13 DICEMBRE - Ci sono ora tutte le condizioni» per versare alla Grecia i 43,7 miliardi di euro di aiuti che aspetta, ma la decisione formale sul versamento sarà presa il 13 dicembre, dopo che i parlamenti nazionali, tra cui quello tedesco, si saranno pronunciati e dopo che «ci sarà stata una valutazione di una possibile operazione di ‘buyback’ che la Grecia deve avviare»: è quanto si legge nel comunicato finale dell’eurogruppo.
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