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10/3/2012
Da una parte le esigenze del rinnovamento del management, dall'altra l'istinto di conservazione delle istituzioni locali e dei sindacati. Su questa contrapposizione, a tratti molto accesa, si gioca il futuro del Monte dei Paschi e piu' in generale dell'intero sistema-Siena.
La politica locale, scrive MF, sta infatti puntando i piedi sulle modifiche statutarie che martedi' prossimo il cda di B.Mps proporrà all'assemblea. Nel dettaglio, con questi interventi non sara' piu' necessario che l'assemblea autorizzi la cessione di rami d'azienda, che diventerebbe quindi una decisione di esclusiva competenza del cda. Il presidente Profumo avra' inoltre potere di proposta "in merito alla nomina, alla revoca e ai provvedimenti relativi allo stato giuridico ed economico dei responsabili delle strutture a riporto diretto del Cda".
In assemblea la Fondazione Mps, oggi azionista di riferimento della banca al 34,9%, dovrebbe votare a favore delle modifiche, ma i suoi grandi elettori nutrono piu' di una perplessita'. Ieri si e' espressa con chiarezza la Provincia di Siena che, in una nota della commissione Affari Generali della Provincia di Siena, ha incalzato la Fondazione a salvaguardare il ruolo di azionista di riferimento. "Le decisioni che la Fondazione sara' chiamata ad adottare siano coerenti con i principi statutari della stessa e con gli indirizzi vincolanti espressi dalla deputazione amministratrice, purtroppo in passato disattesi", spiega la nota della commissione, dando voce a una preoccupazione diffusa nella politica senese e all'interno del Partito Democratico.
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