C'è grande attesa nell'Unione europea per la decisione della Corte costituzionale tedesca, che oggi dovrà pronunciarsi sull'Esm, il Fondo di stabilizzazione europeo, che ha lo scopo di aiutare i paesi più in crisi del Continente. Manca solo Berlino alla ratifica sul trattato. L'Esm, una volta in vigore, potrà contare su 500 miliardi di euro di conferimenti, con cui effettuerà interverrà in soccorso ai paesi in maggiore difficoltà oppure potrà acquistare titoli di Stato degli Stati sotto maggiore pressione (il cosiddetto «scudo antispread», la norma più desiderata dall'Italia) a condizioni migliori rispetto a quelle di un prestito.

 

FINANZIAMENTI DIRETTI - L'Esm andrà a sostituire l'attuale fondo anticrisi, lo European Financial Stability Facility, o Efsf, che però prima di poter effettuare interventi concreti deve prima raccogliere risorse emettendo sul mercato bond garantiti dai paesi. L'Esm verrà invece dotato, appunto, di finanziamenti raccolti in maniera progressiva, nel corso dei prossimi anni, tra gli Stati membri fino a raggiungere la soglia già citata dei 500 miliardi di euro.

 

LA COMMISSIONE E L'UNIONE BANCARIA - I mercati si dimostrano fiduciosi sia per quanto dovrà arrivare da Karlsruhe (la Corte costituzionale tedesca non ha mai bocciato un Trattato europeo, ha fatto notare nei giorni scorsi il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble), sia per la presentazione di alcune proposte di creare una Unione bancaria, nella quale lo stesso Esm avrebbe una funzione, da parte della Commissione europea. Inoltre, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, sarà impegnato nel discorso annuale al Parlamento europeo.