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9/5/2012
Un cocktail con rum e Campari non è certo da raccomandare.
Ma l’operazione che ha portato il Gruppo Campari ad acquistare il controllo della Lascelles deMercado & Co. Limited (LdM),produttrice dei migliori rum giamaicani è da vero intenditore di liquori.
E getta finalmente un raggio di sole in un settore nel quale i grandi marchi italiani finiscono spesso e volentieri in mani straniere. Un fenomeno che si estende all’alimentare e alla moda.
Martini, Stock, Peroni e Moretti sono saldamente controllate da gruppi non italiani, Campari invece ha investito in acquisizioni 1,2 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. La famiglia Garavaglia, che ha rilevato lo storico marchio dai fondatori, può iniziare il pasto con un Americano o un Negroni e concluderlo con un bicchiere di Wild Turkey, il prestigioso bourbon acquistato nel 2009. Adesso anche con un rum invecchiato dall’aroma particolare. LdM ha infatti un portafoglio liquori che include Appleton Estate, Appleton Special/White, Wray & Nephew e Coruba, leader in Giamaica e distribuiti a livello internazionale.
L’operazione appena conclusa, per 415 milioni di euro, costituisce la terza acquisizione più importante per Campari in termini dimensionali e posiziona l’azienda italiana come un operatore leader nel mercato del rum premium a livello mondiale. Oggi il rum è una categoria in forte sviluppo, mojito a parte, grazie a fattori quali la «premiumisation», l'innovazione e il forte richiamo internazionale, che generano nuovo interesse per il consumo di rum invecchiati, aromatizzati e ad alta gradazione nei mercati di tutto il mondo.
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