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8/23/2012 | Roberto Abate
Si preannuncia un settembre caldo per i dipendenti del settore bancario. Previsti una serie di incontri tecnici tra i sindacati e i principali gruppi finanziari italiani per trattare sugli esuberi, riorganizzazioni e chiusura degli sportelli. Si inizia domani con Mps, che ha messo in cantiere un piano per chiudere 400 sportelli e ridurre il personale di 4.600 unità, e poi con Bpm, UniCredit, UBI e Intesa Sanpaolo. In tutto, in base alle stime dei sindacati, si prevedono 19.000 esuberi in totale e 2.720 sportelli da chiudere entro il 2015, in un settore che attualmente impiega 330.000 dipendenti.
A subire i tagli più pesanti saranno, oltre ai dipendenti di Mps, i dipendenti delle grandi banche: gli esuberi totali nei primi cinque gruppi ammontano a 13.600 unità, più di due terzi del totale. In dettaglio: UniCredit (previsti 3.500 esuberi e la chiusura di 200 sportelli), Intesa Sanpaolo (3.000 esuberi e 800 sportelli in meno), UBI (1.500 esuberi e la chiusura di 44 sportelli) e Banco Popolare (1.000 esuberi e la chiusura di 140 sportelli).
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