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Crac Dexia: non c'è due senza tre

8/13/2012 | Roberto Abate

Dopo i conti di nuovo in rosso del primos emestre 2012, Parigi e Bruxelles dovranno ancora ricapitalizzare l'istituto


Potrebbero non bastare i due salvataggi, dello scorso anno e il precedente del 2008, a sanare i conti della banca franco - belga Dexia. L'istituto, tra le prime vittime del crac Lehman, potrebbe aver bisogno a breve di una nuova ricapitalizzazione, ha dichiarato al quotidiano finanziario belga L'Echo il governatore della banca centrale belga, Luc Coene, a causa della forte esposizione ai debiti sovrani greco, spagnolo e italiano.

Si tratterebbe di una seconda tranche di aiuti per 5- 6 miliardi, da aggiungere ai 6,4 miliardi già ricevuti nel 2008 e ai 4 miliardi chiesti alle casse del Belgio per statalizzare il ramo Dexia Banque Belgique a ottobre, stando al secondo piano di salvataggio dello scorso ottobre che prevede uno "spezzatino" del gruppo e che sta ancora aspettadno il via libera dall'Antitrust europea. La situazione di Dexia è peggiorata agli inizi di agosto dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre con perdite nette di 1,2 miliardi che si aggiungono agli 11,6 miliardi del 2011.

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