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Google, maxi multa

8/10/2012

Vietatatissimo, e costosissmo per chi infrange la legge, "pedinare" gli utenti su Internet. Lo ha capito Google, il noto motore di ricerca, a sue spese: pagherà infatti...


Vietatatissimo, e costosissmo per chi infrange la legge, "pedinare" gli utenti su Internet. Lo ha capito Google, il noto motore di ricerca, a sue spese: pagherà infatti 22,5 milioni di dollari alla Federal Trade Commission per risolvere la disputa sulla privacy degli utenti del browser Safari di Apple.

Si tratta della maggiore sanzione mai imposta dalla Ftc, frutto di un patteggiamento.

 

L'ACCUSA - Google è accusata di aver ingannato gli utenti e aver violato l'accordo firmato con la stessa Ftc lo scorso anno per aver imposto i cookie su Safari (bypassando le impostazioni di privacy di Apple) per seguire i navigatori e tracciare il loro comportamento sui computer di Cupertino. Ma anche sugli iPad e gli iPhone che utilizzano lo stesso programma di navigazione.

 

UN MESSAGGIO PER TUTTI - «La multa invia un chiaro messaggio a tutte le aziende: non importa quanto si è grandi o piccole, tutte devono mantenere le proprie promesse sulla privacy ai consumatori» afferma il presidente della Federal Trade Commissione Jon Leibowitz in una nota. La multa riguarda proprio la privacy: la Ftc accusa Google di non essere stata chiara in merito alle piccole stringhe di testo, usate per raccogliere informazioni dai computer e quindi utilizzabili per inviare pubblicità mirata. Google - secondo la Ftc - per alcuni mesi fra il 2011 e il 2012 ha usato cookie per seguire il comportamento degli utenti di Safari che navigano all'interno delle rete pubblicitaria DoubleClick di Google, anche se il motore di ricerca aveva dichiarato che gli utenti erano automaticamente esclusi da ogni eventuale localizzazione in seguito alle impostazioni di default del browser Safari sui Mac, iPhone e iPad.


 
COOKIE RIMOSSI - Google ha subito precisato che i cookie incriminati sono stati rimossi dal sistema: «Ora abbiamo cambiato la pagina - spiega una nota - e rimosso dal browser di Apple i cookies pubblicitari, che non hanno raccolto alcuna informazione personale». Tecnicamente, fanno rilevare da Google, «la FTC si è focalizzata su una pagina del centro assistenza pubblicata oltre due anni prima della nostra composizione amichevole e un anno prima che Apple cambiasse la sua politica per la gestione dei cookies».  

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