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7/31/2012
Che le banche coinvolte nel caso Libor siano una decina, tra quelle britanniche, americane e svizzere, ma si parla anche di Deutsche Bank, lo si è scritto da giorni. Ma i banchieri interessati che hanno poi ammesso il diretto coinvolgimento sono ancora pochi. Per ora solo il top management di Barclays (il ceo Bob Daimond e il presidente Marcus Agius), che si è dimesso a luglio in seguito allo scandalo, dopo che la banca è stata costretta a pagare alle autorità finanziarie britanniche una maxi multa da 360 milioni di euro.
In questi giorni, invece, i riflettori sono puntati sul ceo di Royal Bank of Scotland, Stephen Hester, che in un'intervista al Guardian ha anticipato di "aspettarsi una multa" in seguito all'indagine da parte della Fsa, la Consob britannica. In Svizzera, invece, il regolatore elvetico ha messo sotto il torchio alcuni manager dei colossi elvetici UBS e Credit Suisse su possibili coinvolgimenti nella vicenda della manipolazione dei tassi interbancari Libor ed Euribor, mentre altri istituti europei, dopo Deutsche Bank, sarebbero finite nel mirino della Commissione Ue.
Deutsche Bank ha ammesso nel pomeriggio il coinvolgimento di alcuni dipendenti nello scandalo legato alla manipolazione del tasso Libor, precisando però che essi hanno agito "di propria iniziativa" e che sono stati pertanto licenziati.
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