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7/24/2012
Torna in Libia lo 0,58% di Eni.
La Corte d'Appello di Roma, infatti, ha stabilito il dissequestro della quota detenuta nel capitale del Cane a sei zampe dalla Lia, la Libyan investment authority.
La Lia, scrive MF, è sotto il pieno controllo del nuovo governo libico e secondo i magistrati non sussistono piu' le ragioni che avevano portato al blocco. Almeno nel caso del pacchetto Eni, infatti, è stato stabilito che si tratta di beni dello Stato, ormai affrancato dal regime.
La quota del capitale rientrata nella disponibilità di Tripoli vale ai corsi attuali intorno ai 360 milioni di euro. Restano invece sotto sequestro l'1,256% di Unicredit e il 2% di Finmeccanica, ugualmente reclamati dalla Lia.
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