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Monti venderà cara la pelle

6/28/2012

Alla vigilia del Consiglio Ue piu' atteso della storia, Mario Monti ha messo le carte in tavola. E lo ha potuto fare grazie al...


L'Italia dira' no alla Tobin tax se non verra' introdotto un meccanismo per bloccare la corsa degli spread dei Paesi virtuosi. Alla vigilia del Consiglio Ue piu' atteso della storia, Mario Monti ha messo le carte in tavola. E lo ha potuto fare grazie al via libera definitivo della Camera alla riforma del lavoro, da lui stesso definito un "passo importante" perche' "rafforza" l'Italia all'interno e soprattutto all'esterno, agli occhi dell'Unione europea.

 

Monti, scrive MF, ha lanciato il diktat a margine della cerimonia a Bruxelles nel corso della quale gli e' stato consegnato il premio dell'Associazione dei contribuenti europei. Il capo del governo ha ammesso che convincere la Germania e i mercati sull'introduzione di un meccanismo di contenimento degli spread fra i rendimenti dei titoli italiani e quelli tedeschi sono "entrambe sfide molto impegnative", ma "le sfide ci piacciono e tutti in Europa fanno del loro meglio per affrontarle". Monti puo' tuttavia contare sul "pieno appoggio politico" della Francia, come ha detto una fonte dell'Eliseo, sottolineando che "non c'e' motivo per cui l'Italia debba finanziarsi a tassi d'interesse proibitivi". Forse perche' la premiazione e' avvenuta nella sede di rappresentanza della Baviera presso la Ue, Monti ha osservato che "l'Italia ha in questo momento il piu' insolito e casuale ma anche filotedesco primo ministro che abbia mai avuto. Anche se e' solo una breve parentesi, tutto quello che faccio e' il massimo per il consolidamento dei conti. Meno di un anno fa il mio predecessore decise di dare prova di ambizione e buona volonta' impegnandosi per il pareggio di bilancio nel 2013 e noi abbiamo deciso di mantenere l'impegno: l'anno prossimo avremo un surplus strutturale".

 

E'  "strano", ha sottolineato Monti, che un Paese cosi' "virtuoso" non chieda "programmi di aiuti, che pure ci sono stati offerti, ma di migliorare un meccanismo di governance per non dover pagare sul mercato uno spread che e' 470 punti base sopra i tassi dei Bund tedeschi, senza violare i principi di indipendenza della Bce".  

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