La Spagna farà partire la richiesta di aiuti all'Europa per proprio il settore bancario già oggi, venerdì 22 giugno. Lo afferma il ministro delle finanze francese Pierre Moscovici al termine dell'Eurogruppo il cui presidente Jean Claude Juncker aveva parlato di richiesta "entro lunedi". "Il ministro delle finanze spagnole De Guindos - ha spiegato Moscovici - avanzerà la richiesta ufficiale al suo rientro a Madrid".

 

Le banche spagnole potrebbero aver bisogno fino a un massimo di 62 miliardi di euro nel caso di un forte peggioramento della crisi, una cifra importante ma al di sotto dei 100 miliardi offerti dall'Europa. Le grandi banche, Santander e Bbva in primis, non dovrebbero avere problemi anche se i dati individuali si sapranno solo a settembre. Già all'eurogruppo del 9 luglio, spiega il commissario Ue Olli Rehn al termine della riunione, potrebbero essere definiti i dettagli del piano che vedrà comunque l'utilizzo del fondo europeo Efsf che passerà la mano all'Esm quando, a luglio, questo dovrà entrare in funzione.

L'uso dell'Efsf è giudicato anche con favore dall'Fmi perché spezza il legame 'banche-debiti pubblici'. Il fondo peraltro chiede un più creatività e inventiva alla Bce quali allentamento della politica monetaria e misure non convenzionali.