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5/11/2012 | marco.gementi
Le prospettive dell'economia italiana si fanno sempre più fosche. E' la dura valutazione del Centro studi di Confindustria secondo cui "sale la probabilità di una caduta del pil nel secondo trimestre 2012 più accentuata di quella prevista a dicembre (-0,3%) e forse di quella stimata per il primo (-1,0%)". Previsioni che unite al contesto macroeconomico mondiale fanno dire al Centro studi di viale dell'Astronomia che la ripresa in Italia "si allontana".
Preoccupa, Confindustria, "la domanda interna (specie i consumi) che cala più del previsto", mentre l'export "ha perso slancio rispetto a qualche mese fa" nonostante a livello globale mostri segnali di ripresa. E, come se non bastasse, "il credit crunch si è ulteriormente accentuato. Sebbene i tassi abbiano smesso di salire, le banche denunciano difficoltà di raccolta e tendono a diminuire gli attivi". Un dato rilevato anche dalla Banca centrale europea 1secondo cui la stretta creditizia è aumentanta tra ottobre e marzo, prima di rallentare ad aprile.
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