Probabilmente il mercato ha intuito - e non ha apprezzato - il fatto che a meno di colpi di scena entrambi i grandi azionisti di Impregilo, ovvero Igli (gruppo Gavio) e la stessa Salini, non lanceranno alcuna Opa sulla società.

 

I vertici del gruppo romano, scrive MF, ieri in occasione della presentazione del piano industriale di Salini (socio del general contractor con il 25%), hanno fatto intendere che la strada intrapresa sarà quella della proposta di un piano all'assemblea. "Il nostro progetto crea valore. Chi non lo accetta senza proporre un'alternativa deve spiegarci il perchè", ha commentato l'a.d. Pietro Salini, convinto dunque che gli azionisti premieranno le scelte industriali illustrate ieri.

 

Intanto il mercato per ora ha preferito non esprimere un giudizio sul piano, in parte perché non sono emerse grandi differenze rispetto a quanto ci si attendeva (le linee guida erano già state anticipate dai media) e in parte perché attende di conoscere gli altri piani su Impregilo. L'utilizzo del plurale piani deriva dal fatto che oltre al progetto del general contractor, che verrà presentato giovedì, è possibile che anche il gruppo Gavio successivamente presenterà un suo progetto industriale, che finora sarebbe rimasto nel cassetto in attesa di conoscere le strategie sia di Salini e quelle della stessa Impregilo. Al momento, però, mercato e analisti sono rimasti a guardare e non a caso, complice anche una pessima giornata per le borse europee, il titolo Impregilo ha chiuso in calo del 5,2% (facendo peggio del Ftse Mib) a 2,84 euro nonostante l'annunciata intenzione di Salini di distribuire un dividendo straordinario (dopo la cessione di Ecorodovias).