Le spese dei Ministeri diminuiranno di 13 miliardi di euro tra il 2012 e il 2013, passando da 352 a 339 miliardi. A confermare i dati indicati nel Def e' il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, incaricato di portare avanti entro aprile la spending review.

Il programma di contenimento della spesa prevede una flessione di 10 miliardi nel 2012 da 352 a 342 mld e di altri 3 mld nel 2013 fino a 339 mld. Rispetto al 2011, le uscite per gli stipendi dei dipendenti pubblici delle amministrazioni centrali scenderanno di 1,5 miliardi su 95; i trasferimenti complessivi calano di quasi 10 mld; i consumi intermedi subiranno un taglio di 3,5 mld.

"L'ulteriore salto di qualita' che l'Italia sta perseguendo sulla spesa deve essere ancora interamente percepito nella sua portata" spiega Giarda, sottolineando che, dopo anni di aumenti costanti, "negli ultimi anni i Governi hanno imparato a gestire meglio la spesa e la crescita si e' fermata. Il suo peso sul Pil non e' piu' aumentato. Ora si tratta di farla scendere in senso assoluto". Secondo il ministro "quando si trattera' di passare dai progetti ai fatti occorrera' una vera e propria task force".

Giarda sottolinea di aver ricevuto "collaborazione piena" dagli altri ministri, perche' "da parte di tutti c'e' la consapevolezza che la riduzione della spesa e' un passaggio ineludibile". Il lavoro e' in fase di completamento, "nessuno si attenda miracoli. Per ora sto lavorando a fissare la strategia fatta di comportamenti e regole".