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7/25/2011 | Massimo Morici
Perdite meno pesanti per il settore bancario in seguito al nuovo piano di salvataggio della Grecia varato venerdì all'ultimo vertice straordinario dell'eurozona. In tutto ammonterebbero a 14 miliardi di euro, meno di quanto stimato dagli analisti e dagli investitori nelle scorse settimane (per Bloomberg ammonterebbero a 20,6 miliardi), secondo un'analisi del Wall Street Journal basata sui risultati degli stress - test.
Circa i due terzi delle perdite, stando alle previsioni del quotidiano newyorkese, graveranno sugli istituti finanziari greci (9 miliardi). Le altre si concentreranno soprattutto nelle banche francesi (1,4 miliardi), di Cipro (982 milioni) e in quelle tedesche (843 milioni). Più staccate le altre: Belgio (381 milioni), Regno Unito (373 milioni) e Portogallo (297 milioni).
Le maggiori banche italiane si salvano, con una perdita stimata di circa 207 milioni di euro, cifra di poco superiore a quella delle banche olandesi (193 milioni) e grande più del doppio di quella delle banche austriache (86 milioni) e spagnole (82 milioni). Due le ragioni principali della revisione al ribasso delle stime delle svalutazioni dei bond greci in portafoglio alle banche europee: la prima, secondo il Wsj, è dovuta alla scelta di un piano di salvataggio strutturato; la seconda, invece, dipende dal taglio al valore nominale dei bond greci, che è stato più tenue (dal 10% al 21%) di quello atteso (50%).
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