Più capitale, meno probabilità di crisi nei primi anni di vita.

E' questo l'obiettivo di Banca d'Italia, che ha pubblicato "nuove disposizioni di vigilanza sull'autorizzazione all'attività bancaria".

Secondo il rapporto il capitale iniziale minimo delle banche neocostituite sarà innalzato a 10 milioni di euro, dagli attuali 6,3, per le banche in forma di spa e per le banche popolari; a 5 milioni, dagli attuali 2 milioni, per le banche di credito cooperativo e per le banche di garanzia collettiva.
 

Secondo Bankitalia, "l'incremento del capitale iniziale nella misura proposta determinerebbe sostanziali effetti positivi in termini di maggiore solidità delle banche neo-costituite".
Tali benefici sono stati quantificati in una riduzione della probabilita' media di uscita dal mercato dopo 5 anni dalla costituzione pari a 12,5 % nel caso delle banche di credito cooperativo (da 35,5% a 23%) e a 9,8% nel caso delle spa e popolari (da 19,6% a 9,8%).

 
Il testo è in consultazione per due mesi, poi Bankitalia varerà il testo in modo definitivo.
I nuovi minimi di capitale saranno applicati a partire dalla data di entrata in vigore delle disposizioni. I nuovi criteri saranno applicati anche ai procedimenti amministrativi pendenti.
Per le banche già autorizzate che presentino un livello di patrimonio di vigilanza inferiore al nuovo minimo sarà previsto un termine (non inferiore a 24 mesi) entro il quale adeguarsi.