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M&A, la ripresa è "made in Italy"

10/1/2012

E' questo il risultato che emerge dalla ricerca annuale del Boston consulting group.


Segnali di ripresa dal settore dell M&A.

 

E' questo il risultato che emerge dalla ricerca annuale del Boston consulting group riportata dal Milano Finanza.
 

A prima vista i dati del 2011 fanno venir voglia di brindare: se il numero di operazioni si è contratto dell'1% nel 2011 rispetto al 2010, il loro controvalore è aumentato del 19%.

Tuttavia la crescita è largamente dovuta al confronto con il 2010, nel quale c'era stata una sensibile frenata dell'attività, soprattutto a fine anno. Inoltre l'M&A nel 2011 è stato molto influenzato dal settore finanziario, in particolare dagli interventi di molti Stati, sia in acquisto che in vendita, nel capitale di grandi istituzioni finanziarie, particolarmente colpite dalla crisi post Lehman. Tanto che a metà del 2012 i volumi di attività sono crollati.

 

Italia

Nel bel Paese il numero di operazioni nei primi sei mesi dell'anno è calato del 27%, ma in termini di valore la riduzione è del 91%. E per fine anno non è prevista una ripresa. Malgrado questo quadro sconfortante, si stanno a poco a poco creando le condizioni per una discreta ripresa, se non proprio nei prossimi mesi, quantomeno nella seconda metà del 2013.

"Un fenomeno che potrebbe interessare anche l'Italia e soprattutto il settore bancario-finanziario", prevede Stefano Bison, project leader di Bcg, esperto di investment banking e referente italiano del rapporto annuale.  

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