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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), occhio allo stacco cedole

5/21/2012 | Marcella Persola

Secondo Giorgio Mascherone di DB è meglio preferire i mercati meno vulnerabili ed evitare i titoli di stato (anche dei paesi più sicuri) perché...


 

Sembra di assistere a un post-fallimento Lehman B, immotivato. Almeno nelle reazioni degli indici azionario e dell'euro. Seppure la situazione sia critiche non ci siano le condizioni perché quello scenario si verifichi nuovamente. O meglio, secondo Giorgio Mascherone di DB, "l’attuale situazione non è affatto tranquillizzante, non ci troviamo certamente nelle condizioni in cui si scatenò la crisi finanziaria nell’autunno di quasi quattro

anni fa; la leva dell’indebitamento, non è azzerata, ma è molto inferiore ad allora, la situazione immobiliare non è certamente risolta, ma non è così grave come nell’estate del 2008 e, infine, la situazione dei bilanci delle imprese è incommensurabilmente migliore. Gli stessi indicatori

macro sembrano confermare che la ripresa economica (almeno per quanto non riguarda il sud dell’Europa) sta faticosamente – ma indiscutibilmente – continuando, anche nella settimana appena trascorsa i dati sul pil del primo trimestre, sia in Giappone che nell’area euro sono risultati migliori del previsto (nel Vecchio continente soprattutto grazie alla Germania)" scrive l'esperto nel suo consueto report settimanale.

 

Ma allora cosa fare in questo mese che separa dalle nuove elezioni della Grecia? Come vivere questa instabilità che è presumibile caratterizzerà questo mese?

 

Secondo l'esperto considerando il quadro generale "le occasioni d’acquisto si moltiplicano, i fondamentali sono bassissimi (solo in Italia, seguendo un vecchio ma affidabile parametro, la capitalizzazione delle società quotate in borsa vale appena il 22% del pil annuale del Paese, contro una media storica del 40%...), e basterebbe che si trovasse una soluzione, anche provvisoria, anche non perfetta, per scatenare un nuovo rally azionario.

Probabilmente però ci vorrà del tempo, e ci vorrà soprattutto quella volontà politica che troppo spesso sembra mancare ai governanti. Intanto prudenza, meglio scegliere i mercati meno vulnerabili ed evitare i titoli di Stato (anche dei Paesi più sicuri, troppo cari oggi). Stati Uniti, Emergenti, ma anche Germania e Scandinavia offrono buona crescita e migliore stabilità, le azioni nel Bel Paese patiscono invece la

stagnazione ed il rischio contagio. Per questa settimana, inoltre, occhio allo stacco cedole, da solo potrà far perdere al FTSE Mib quasi il 2%" conclude nel suo report.

 

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