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Credem, nel 2022 l'utile cresce del 23,4%

4/26/2023 | Redazione Advisor

Il presidente Lucio Igino Zanon di Valgiurata: “Il gruppo ha confermato ancora una volta la propria capacità di generare valore e di trasferirlo anche alla collettività"


L’Assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato in data odierna, in sede ordinaria, il bilancio 2022. Il periodo, in particolare, si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 317 milioni di euro, dopo aver spesato oltre 60 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.

Il risultato è in crescita del 23,4% a/a(1). Il Gruppo ha confermato la solidità patrimoniale e qualità dell’attivo che, unitamente all'elevata redditività raggiunta con una forte diversificazione delle fonti di ricavo, hanno consentito di distribuire un dividendo pari a 0,33 euro per azione (+10% rispetto al 2021). Il monte dividendi complessivo ammonta quindi a 112,3 milioni di euro. La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 17 maggio 2023 con stacco il 15 maggio 2023 e record date il 16 maggio 2023.

“Abbiamo vissuto un anno senz’altro ricco di sfide”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente Credem, “in cui il Gruppo ha confermato ancora una volta la propria capacità di generare valore e di trasferirlo anche alla collettività, mantenendo redditività, solidità ed efficienza ai vertici del sistema. Il mondo attorno a noi sta cambiando velocemente”, ha proseguito Zanon, “ed altrettanto velocemente stanno mutando ed evolvendo le esigenze delle persone che cercano sempre di più, anche nell’ambito bancario, realtà portatrici di valori di ampio respiro, che vadano al di là della tutela del risparmio e del sostegno a famiglie ed imprese. Il nostro mestiere diventa così più complesso ma anche più avvincente ed in questo senso vogliamo continuare ad investire per essere partner di riferimento per i nostri stakeholder con cui condividere obiettivi e valori, per contribuire al benessere della collettività nel suo complesso”, ha concluso Zanon. 

I risultati sono stati raggiunti attraverso un modello di servizio diversificato e calibrato sugli specifici bisogni dei clienti. Nel 2022 è proseguita la strategia di costante evoluzione del modello organizzativo, il potenziamento delle reti distributive e delle fabbriche prodotto del risparmio gestito ed i forti investimenti sulle persone, l’innovazione e la sostenibilità.

In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione che si rivela particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela che, da parte sua, ha continuato a dimostrare fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi. Sono stati acquisiti circa 130 mila nuovi clienti e i nuovi patrimoni dei clienti depositati presso l’istituto (produzione netta) nel 2022 sono stati pari a 4,4 miliardi di euro.

Nel corso del 2022, il Gruppo ha continuato a sostenere il tessuto economico con i prestiti alla clientela che hanno raggiunto 34,5 miliardi di euro in progresso del 4% rispetto al 2021 (+1,3 miliardi di euro in valore assoluto), con una crescita di quasi quattro volte superiore rispetto alla media di sistema (+1,1% nello stesso periodo).

La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già ai vertici del mercato, al 2,1%, rispetto al 3,15% della media delle banche significative italiane e al 2,29% medio delle banche europee, con livelli di copertura tra i più elevati del sistema.  

Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario(8) a 15,2%. Il CET1 Ratio di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 13,72% con oltre 600 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2023. Il ROTE è pari a 11,5%, il ROE si attesta a 9,8%.

A conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP), di cui è stata data comunicazione al mercato dal Gruppo il 15 dicembre 2022, la BCE ha confermato, per il 2023, il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credem all’1% confermando la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi del Gruppo. Conseguentemente il requisito patrimoniale complessivo per il 2023 ammonta a 7,56% per il CET 1 ratio, mentre i requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono rispettivamente fissati a 9,25% e 11,5%. Credem, in particolare, è risultato l’istituto più solido a livello europeo tra le banche commerciali ed il migliore in assoluto in Italia all’interno del panel di istituti vigilati direttamente dalla Banca Centrale Europea.

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