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10/7/2020 | Redazione Advisor
“Il vostro è un mercato importante, al quale vogliamo dedicare più tempo e risorse”. Philippe Oddo, patron di ODDO-BHF, con un’intervista a Il Sole 24 Ore, svela i piani del gruppo finanziario indipendente franco-tedesco e sottolinea che “l’Italia ha ottimi imprenditori, famiglie in grado di mettere da parte risparmi elevati e aziende quotate molto interessanti, sia fra le maggiori capitalizzazioni che fra le piccole e medie imprese”.
Come pensate di espandervi?
“In Italia abbiamo già investito 2,5 miliardi in titoli di debito e anche nel capitale di alcune quotate fra cui StMicroelectronics, Enel, Amplifon, SeSa, De Longhi, Nexi e Lu-Ve. Intendiamo incrementare la nostra esposizione, ma cerchiamo anche strade differenti”
Quali?
“Possediamo una delle principali piattaforme di intermediazione azionaria in Europa, abbiamo stretto alleanze con Abn Amro in Olanda, Natixis in Francia e potremmo essere interessati a collaborare con altre banche nel Sud del Vecchio Continente. Offriamo loro i nostri servizi e la rete di vendita per condurre operazioni sul mercato dei capitali quali Ipo e aumenti di capitale. Non vedo perché uno schema del genere non possa essere replicato in Italia, dove già la partnership fra UniCredit e Kepler Cheuvreux ha dimostrato di poter funzionare".
Avete in mente possibili obiettivi?
“Dobbiamo trovare gli interlocutori giusti con cui creare un'intesa che vada oltre il breve termine per sviluppare un legame stabile nel tempo ed eventualmente far anche diventare azionisti i nuovi partner. Proprio come abbiamo fatto fino a questo momento non soltanto in occasione delle principali operazioni che abbiamo condotto, a partire dall'acquisizione di BHF Bank, ma anche nei confronti dei nostri dipendenti, che detengono il 25%, del capitale sociale”.
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