Tempo di lettura: 1min
2/1/2020
I fondi UCITS finiscono nel mirino dell’autorità di vigilanza europea ESMA (European Securities and Markets Authority) che, alla fine di gennaio, annuncia l’avvio di una “Common Supervisory Action” (CSA) che coinvolgerà tutte le autorità nazionali competenti e che avrà come obiettivo la valutazione della gestione del rischio di liquidità da parte di fondi UCITS.
L’azione di vigilanza comune durerà per tutto il 2020 e vedrà una valutazione simultanea degli operatori del mercato da parte delle authority nazionali: una valutazione che avverrà sulla base di una metodologia comune sviluppata in collaborazione con l’ESMA e che avrà il compito di capire la capacità reale dei fondi UCITS di essere in grado di riscattare gli investimenti in diverse fasi di mercato senza mettere a rischio la stabilità finanziaria, la protezione degli investitori e il corretto funzionamento dei mercati.
La prima fase di questa CSA comune sarà caratterizzata dalla richiesta di dati quantitativi ai gestori dei fondi UCITS con sede nei rispettivi stati membri, con l’intento di avere una panoramica dei rischi sui quali è opportuno vigilare. Nella seconda fase, invece, le diverse autorità nazionali svolgeranno azioni di vigilanza approfondite solo su una selezione di fondi UCITS e asset manager che avranno, evidentemente, mostrato di presentare maggiori rischi.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie