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M&G Investments, le migliori strategie per il prossimo semestre

5/12/2017 | Gloria Grigolon

Corti sul dollaro e lunghi sui mercati emergenti, sfruttando la duration in maniera flessibile. Ecco alcuni dei temi affrontati nell'Annual Conference


Corti sul dollaro e lunghi sui mercati emergenti, sfruttando la duration in maniera flessibile. Tra le occasioni da cogliere rientrano anche la sottovalutazione della sterlina (oggi conveniente rispetto alla divisa statunitense) e l’equity britannico, nonché l’azionario europeo e la sua divisa, l’euro.

 

Sono queste alcune delle tematiche affrontate da M&G Investment nel corso della conferenza annuale tenutasi a Milano lo scorso 11 maggio. Seguendo una rassegna di alcuni dei principali fondi offerti dalla società di gestione inglese (a partire dall’M&G Optimal Income Fund e passando attraverso l’M&G Emerging Markets Bond Fund e l’M&G Global Floating Rates High Yield Fund), Niccolò Carpaneda, investment director del team obbligazionario, ha spiegato come, sebbene il comparto del reddito fisso si avvicini ad una fase conclusiva del ciclo economico, può ancora beneficiare di un extra rendimento nell’arco di uno, due anni.

 

Per sfruttare in maniera profittevole una condizione di mercato che si porta dietro strascichi d’incertezza politica e prezzi elevati sui titoli di Stato (specie in Germania, Stati Uniti e Giappone), M&G ha presentato la strategia della duration negativa, intesa come l’assunzione di posizioni corte sui governativi, che scontano il rialzo dei tassi di interesse. I Treasuries a lunga scadenza restano però la miglior copertura da un’eventuale scenario di deflusso di capitale da mercati più a rischio, così come i bond del credito americano di rating tripla B. Nella famiglia delle obbligazioni è da ritenersi ancora profittevole il debito dei paesi emergenti, sia in valuta forte, che in local currency, ove sono da ritenersi più attraenti il rublo russo, la ruphia indiana, il real brasiliano e il peso messicano.

 

Con un focus finale sull’equity, Juan Nevado, gestore dei fondi M&G Dynamic Allocation Fund ed M&G Prudent Allocation Fund, ha indicato i settori sui cui puntare per l’azionario statunitense come: tecnologie ed internet (con menzione specifica ai giganti statunitensi Facebook, Google e Microsoft, monopolisti silenti del mercato), biotech ed energia (specie nel comparto petrolifero). Margini elevati presenta anche il settore bancario, specie nella zona europea, mentre nei mercati emergenti le valutazioni più convenienti si rilevano in Russia e Turchia, nonché nel sud dell’America. Qui le politiche adottate dalle banche centrali e livelli di crescita più elevati hanno portato a concentrare il focus su Brasile, Messico, Colombia e Argentina.

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