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1/12/2017 | Davide Mosca
Quali sono stati migliori e peggiori in termini di performance nel mercato obbligazionario e in quello delle valute? Laura Frost, investment specialist del team retail fixed interest di M&G Investments, risponde a questa domanda, mettendo in evidenza vincitori e vinti dell'anno appena concluso.
Per quanto riguarda i governativi, la miglior performance è stata quella dei Gilt britannici che dopo il -1,5% del 2015 hanno registrato un deciso innalzamento dei rendimenti per effetto della Bexit. L'anno si è chiuso con un guadagno per i titoli indicizzati e tradizionali rispettivamente del 20% e 10%. Al contrario, sottolinea Frost "i TIPS statunitensi hanno generato un rendimento di appena il 4,8%, nonostante un mercato del lavoro sempre più rigido e le aspettative di inflazione in ascesa."
Il settore obbligazionario con la performance migliore nel 2016 è stato quello dell'high yield statunitense del comparto commodities. La normalizzazione del prezzo del greggio ha segnato una svolta per l'indice ML US HY Energy, che "dopo essere arretrato del 24% nel 2015, a fine 2016 faceva registrare un rendimento non trascurabile del 38%, battendo quasi tutte le altre asset class." Solo il US Metals and Mining (+43%) e il US Steel (+48%) hanno fatto meglio.
Sul fronte valutario, il dollaro americano ha chiuso un altro anno più che positivo. Si segnala il -16% della sterlina contro il biglietto verde, sempre per effetto del referendum sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, e la pressione a cui è tuttora sottoposto l'euro a causa della divergenza di politica monetaria fra Fed e BCE.
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