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12/28/2016 | Redazione Advisor
Lo State Street Investor Confidence Index fa registrare a dicembre una discesa di 3,4 punti a livello globale. Finale d'anno in negativo, con gli investirori preoccupati dall'eccesso di incognite che incombono sul 2017. Il calo nella fiducia è stato guidato da un declino di 6,7 punti nell’indice asiatico e di 6 punti nell’indice nordamericano, mentre, a sorpresa, in Europa la fiducia è cresciuta di 13,7 punti, da 86,4 a 100,1.
Un posizionamento sopra la media globale, a dispetto della pioggia di appuntamenti elettorali passati e futuri riguardanti un'Europa alle prese con decise spinte populiste. “È significativo che la fiducia degli investitori europei sia aumentata nel mese di dicembre, nonostante la vittoria del “no” nel referendum in Italia", ha dichiarato Michael Metcalfe, senior managing director e responsabile global macro strategy di State Street Global Markets. "Forse - spiega Metcalfe - gli investitori stanno imparando a convivere con il rischio politico e a regolare di conseguenza i loro portafogli”.
Un grosso impatto sull'andamento globale dell'indice State Street è da attribuire agli Stati Uniti e alle apprensioni riguardanti la politica economica e estera di Donald Trump. In attesa di vedere cosa accadrà, ha spiegato Kenneth Froot di State Street Associates "gli istituzionali continuano a rifuggire dall’azionario” anche se, come ha fatto notare Lee Ferridge, responsabile macro strategy di State Street per il Nord America, "Wall Street e il dollaro continuino a crescere."
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