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12/1/2016 | Davide Mosca
Contenimento del rischio e generazione di valore. Due caratteristiche non banali in un momento in cui la volatilità sui mercati e i tassi a zero mettono a dura prova l'universo obbligazionario, e non solo. Bernard Lalière, head of high yield bond management di Degroof Petercam, attribuisce entrambi questi elementi all'obbligazionario corporate europeo high yield, individuando cinque fondamentali motivazioni che rendono il comparto un'interessante soluzione di investimento nell'attuale fase dei mercati.
Il primo è il basso tasso di insolvenza, che secondo le valutazioni delle principali agenzie di rating rimarrà tale per tutto il 2017. Seguono le valutazioni che, nonostante i rialzi degli ultimi mesi, continuano a ben ricompensare il relativo rischio. Terzo elemento è rappresentato dalla solidità dei fondamentali, con i livelli di indebitamento complessivo che in Europa rimane più che accettabile. Allo stesso tempo la quantità di emissioni e rifinanziamenti si dimostrano stabili. Anche la politica monetaria rappresenta un fattore a supporto degli high yield. L'atteggiamento accomodante della BCE e della maggior parte delle banche centrali dei Paesi sviluppati non cambierà, secondo Lalière, quanto meno nel breve termine, determinando una progressiva diminuzione delle obbligazioni investment grade disponibili e favorendo dunque il settore high yield. Ultimo elemento è la voltilità poiché, spiega l'head of high yield bond management di Degroof Petercam, "viste le crescenti fonti di incertezza, è bene ricordare che la volatilità delle obbligazioni high yield è inferiore rispetto a quella delle azioni e i loro rendimenti sono paragonabili nel lungo periodo".
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