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11/11/2016
Poste Italiane, Cassa depositi e prestiti e Anima Holding escono allo scoperto nella gara per l'acquisto di Pioneer Investments, l'asset manager messo in vendita dal gruppo UniCredit. Ieri le tre società, come si legge in una nota comune, hanno sottoscritto in data odierna un accordo quadro per lo sviluppo di un progetto comune "finalizzato alla creazione di un primario operatore del settore della gestione del risparmio, destinato a creare nel tempo valore per i rispettivi azionisti e capace di valorizzare al meglio il risparmio privato in Italia".
Nell’ambito del progetto, prosegue la nota, Poste, Cdp e Anima, attraverso un veicolo appositamente costituito di cui Poste detiene la maggioranza del capitale, hanno trasmesso ieri a UniCredit un’offerta per l’acquisto delle attività di asset management facenti capo al gruppo Pioneer Global Asset Management. Non solo. L'accodo prevede che, nel corso del 2017, Poste conferirà ad Anima Holding la propria SGR (BancoPosta Fondi) incrementando così la partecipazione in Anima, oggi pari al 10,32%, fino a un massimo del 24,9% del capitale votante di Anima. La nota spiega che questa operazione "consentirà di poter contare, fin da subito, su oltre 147 miliardi di masse in gestione".
"Oggi, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del nostro piano industriale, compiamo un ulteriore importante passo nel settore del risparmio gestito, con l’ambizione di creare un player italiano che avvalendosi di nuove competenze anche internazionali rafforzi le sue prospettive di crescita in un settore strategico per il Paese" ha commentato Francesco Caio, a.d. di Poste Italiane. "Siamo certi che questa alleanza, guidata da Poste, rafforzata dalle competenze di Anima, e dalla pluriennale esperienza con Cdp, possa diventare un polo di eccellenza e trasparenza per risparmiatori e investitori istituzionali e creare valore per i nostri azionisti".
"A poco più di un anno dalla firma del primo importante accordo commerciale col gruppo Poste, oggi portiamo la nostra collaborazione a un livello superiore” ha commentato Marco Carreri, a.d. di Anima Holding. "Siamo fieri di esser stati considerati in questi mesi un partner credibile, affidabile e innovativo, e siamo certi che questo nuovo percorso rappresenti un primo passo nel progetto di creazione di un operatore ancora più rilevante, che potrà generare ulteriori benefici per i nostri clienti e azionisti, valorizzando il risparmio delle famiglie italiane".
"Come azionisti siamo soddisfatti che Poste Italiane, insieme con Anima e con il nostro contributo sia pervenuta a questa iniziativa" ha detto Fabio Gallia, a.d. di Cassa depositi e prestiti. "Con la creazione di un operatore leader in Italia nell’industria dell’asset management si conferma la valenza strategica del Risparmio come canale di immissione di risorse private nel sistema produttivo del Paese come sostegno all’economia reale. Considerando anche il recente investimento di Poste Italiane in SIA e le sue prospettive industriali. Si coglie il valore strategico della partnership con il gruppo Cdp nell’accelerazione dell’ esecuzione del piano industriale".
Stando a quanto riporta il Messaggero, alla scadenza di ieri agli advisor JP Morgan e Morgan Stanley sarebbero pervenute, oltre all'offerta del consorzio italiano di Poste, Anima e Cdp, anche le proposte della francese Amundi, degli americani di Ameriprise Financial (che controlla Columbia Threadneedle) e degli australiani di Macquarie. UniCredit ha confermato in una nota di aver ricevuto delle offerte per Pioneer Investments e di essere in trattativa con dei potenziali acquirenti.
"Come annunciato in data 11 luglio 2016, UniCredit ha intrapreso una profonda revisione strategica a livello di gruppo, che riguarderà tutte le principali aree della banca al fine di rafforzare e ottimizzare la dotazione di capitale delgGruppo, migliorarne la redditività, garantire una continua evoluzione delle attività di business e mantenere la flessibilità necessaria a cogliere tutte le opportunità di generazione di valore" prosegue la nota specificando che l'esito di tale revisione, sarà comunicato a Londra durante il Capital Markets Day, il 13 dicembre 2016. Per quanto riguarda Pioneer Investments, "non vi è alcuna certezza che queste trattative possano portare ad alcuna transazione né certezza in merito alle condizioni alle quali tale operazione possa procedere" conclude UniCredit.
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