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L'Eurozona non cresce? Colpa di Italia e Francia

8/19/2014 | Redazione Advisor

Il vice-presidente di BlackRock attacca duramente i governi di Roma e Parigi accusandoli di parlare troppo e agire poco. Per questo meglio evitare un QE: "sarebbe una facile vie d'uscita", ma non risolve i problemi.


"Abbiamo assistito ad un altro giorno cupo per l'Eurozona. Il rendimento dei Bund tedeschi a 10 anni sono scesi per la prima volta sotto l'1%, segnale che gli investitori si aspettano una crescita scarsa e chiedono a gran voce che la Banca Centrale Europea dia inizio al programma di quantitative easing". Con queste parole inizia l'editoriale pubblicato oggi sul Financial Times a firma Philipp Hildebrand (nella foto), vice presidente di BlackRock ed ex-governatore della Banca Centrale Svizzera

 

Un editoriale che va contro le aspettative degli investitori e, senza troppi giri di parole, invita la BCE a non seguire l'esempio della Fed avviando un programma di acquisto di titoli di stato per tentare di rilanciare la crescita dell'Eurozona. Secondo Hildebrand i problemi dell'area sono diversi da quelli degli Stati Uniti e affondano le loro radici "nelle malattie croniche di Italia e Francia e del sistema bancario europeo". 

 

Non solo. Secondo il vice-presidente di BlackRock, mentre paesi come Spagna e Portogallo sono tornati alla crescita e la Grecia ha iniziato a dare segnali di ripresa, "Italia e Francia sono messe talmente male che nessun piano di quantitative easing riuscirebbe a farle crescere". Per ottenere un tale risultato i governi di Roma e di Parigi dovrebbero "riformare il mercato del lavoro, ridurre le tasse che pesano sulle imprese, snellire la burocrazia e continuare a risanare i conti pubblici" e "non parlarne solamente, perché non serve". 

 

In questo scenario, conclude l'ex-governatore della Banca Centrale Svizzera, un piano di acquisto di titoli di stato da parte della Bce "permetterebbe ai paesi di finanziarsi a tassi ancora più bassi e dunque dare a quei governi riluttanti a fare le riforme una facile via d'uscita".

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