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11/30/2023 | Redazione Advisor
Nemmeno ad ottobre si arresta l’emorragia della raccolta del risparmio gestito italiano. Come emerge dai dati preliminari della mappa di Assogestioni elaborata dall’ufficio studi, i deflussi ammontano a 8,15 miliardi euro, ancora peggio di settembre, quando il segno meno era di 6,25 miliardi di euro. I deflussi sono da attribuire principalmente alla voce delle gestioni di portafoglio istituzionali (-6,2 miliardi di euro).
L’ufficio studi di Assogestioni, per ottobre, stima un effetto mercato negativo dell’1%. Entrando nel dettaglio dei fondi aperti, la categoria ha terminato il mese con un saldo negativo di 3,1 miliardi di euro: persiste il segno meno per bilanciati (-2 miliardi di euro), flessibili (-3,4 miliardi di euro) e in misura minore anche azionari (-416 milioni di euro). All’opposto, prosegue l’interesse degli investitori retail per i prodotti obbligazionari che, a ottobre, hanno attratto 2,16 miliardi di euro di nuovi capitali, dato che porta la raccolta di questo comparto da inizio anno a +18,36 miliardi euro. In positivo anche il saldo dei fondi chiusi a +1,2 miliardi di euro a ottobre. Il dato complessivo delle gestioni collettive risulta così pari a -1,9 miliardi di euro.
Sul fronte delle società, al vertice della classifica, troviamo per raccolta netta J.P. Morgan AM (in foto Andrea Aurilia, country head Italia) con 540,4 milioni di euro, seguita da UBS AM con quasi 376 milioni di euro. Sul terzo gradino del podio si piazza M&G Investments con 204,7 milioni di euro. Tra le società che chiudono il decimo mese dell’anno in negativo, segnaliamo il gruppo Intesa Sanpaolo con meno 5 miliardi, Amundi con un rosso di 1,733 miliardi di euro e Anima a meno 1,418 miliardi di euro.
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