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Amundi, utile netto in aumento del 5% nel terzo trimestre

10/28/2022 | Redazione Advisor

Il ceo Valérie Baudson spiega che “durante i primi nove mesi dell'anno, la società ha registrato performance solide in un contesto di mercato persistentemente difficile”


Amundi chiude il terzo trimestre del 2022 col vento in poppa. Come si legge nel comunicato della società, l’utile netto è di 282 milioni di euro in aumento del 5% rispetto al secondo trimestre. Livello elevato di commissioni di gestione nette, in aumento del 2% rispetto al secondo trimestre del 2022 Costi in calo del 2% rispetto al secondo trimestre 2022 (rapporto costi/ricavi al 54,7%). Utile netto adjusted pari a 282 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al secondo trimestre 2022.

Attività commerciale nei primi 9 mesi del 2022

Nei primi nove mesi del 2022 Amundi ha registrato -8 miliardi di euro di deflussi, determinati dai prodotti di tesoreria (-35,6 miliardi di euro). Escludendo le JV, gli afflussi in attivi MLT (medio-lungo termine) sono stati significativi (+7,5 miliardi di euro) grazie al Retail (+10,6 miliardi di euro in MLT, essenzialmente da distributori terzi); nel segmento istituzionale, i deflussi sono stati limitati (-3,1 miliardi di euro in MLT).

Gestione attiva: in un contesto di mercati in generale in calo, i flussi di Amundi sono stati positivi (+1,6 miliardi di euro), con flussi in particolare nel settore azionario (soprattutto nella gestione tematica). Buone le performance dei fondi, con oltre il 69% delle masse gestite in fondi aperti nei primi due quartili Morningstar a 1 e 3 anni, e oltre il 76% a 5 anni. Con 306 fondi classificati 4 e 5 stelle, Amundi è il secondo attore in Europa per numero di fondi. L'attività in attivi reali (escluse le attività alternative) è stata robusta, con afflussi netti pari a +3,0 miliardi di euro, in particolare nell’Immobiliare e nel Private Equity, portando le masse in gestione a 66 miliardi di euro alla fine di settembre 2022.

Gestione passiva, ETF e smart beta hanno registrato una raccolta netta pari a +7,5 miliardi di euro, portando le masse gestite (AUM) a 275 miliardi di euro a fine settembre 2022. Questo risultato è significativo in considerazione della fusione con Lyxor. Negli ETF, mentre l'inizio dell'anno è stato particolarmente promettente, il mercato ha poi registrato un rallentamento in un clima generale di derisking. Tuttavia, con afflussi per +4,6 miliardi di euro nei primi 9 mesi, Amundi ha consolidato la sua posizione di secondo operatore di ETF in Europa e di leader europeo con una quota di mercato di circa il 13,5% (AUM pari a 167 miliardi di euro al 30/09/2022). Nelle joint venture asiatiche l'attività commerciale è stata sostenuta con afflussi pari a +20,2 miliardi di euro, principalmente in India e Cina.

Prosegue l’impegno negli investimenti responsabili

Amundi prosegue nell’attuazione del suo piano d'azione 2025 con la trasformazione delle gamme di fondi e l'innovazione dei prodotti: è stata lanciata un'ampia gamma di ETF ESG settoriali sulle azioni globali, così come il primo ETF ESG esposto alle large cap italiane; è stato inoltre lanciato il fondo Amundi Funds Emerging Markets Equity ESG Improvers. Al 30 settembre 2022 le masse in investimenti responsabili erano pari a 769 miliardi di euro. La variazione rispetto al 31 dicembre 2021 (847 miliardi di euro) è dovuta all’effetto mercato negativo. Gli afflussi in attivi MLT (medio-lungo termine) sono stati pari a +7,9 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno. 

Valérie Baudson, ceo di Amundi, spiega che “durante i primi nove mesi dell'anno, Amundi ha registrato performance solide in un contesto di mercato persistentemente difficile, mantenendo un elevato livello di redditività e di efficienza operativa. Nel terzo trimestre l’attività di Amundi ha registrato un buon andamento, in particolare negli attivi a medio/lungo termine, in un mercato caratterizzato da forti deflussi. L’integrazione operativa di Lyxor è stata completata con successo, consentendo di registrare i primi effetti delle sinergie nelle entrate e nei costi. Questi risultati confermano la robustezza del profilo di Amundi".

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