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4/27/2018
Amundi chiude il primo trimestre con una raccolta in forte crescita di 39,8 miliardi di euro (32,5 miliardi nello stesso periodo del 2017) che porta le masse a 1.452 miliardi di euro (+5,8%) rispetto ai 1.128 miliardi del primo trimestre dello scorso anno. I flussi netti sono stati in gran parte trainati dalla crescita del segmento retail, ossia la distribuzione dei fondi tramite banche e reti distributrici, dalla distribuzione internazionale e dai prodotti a medio/lungo termine. L’utile netto del periodo si attesta a 240 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 208 milioni del primo trimestre del 2017.
I costi operativi risultano in riduzione del 5,2%, mentre cost/income ratio in miglioramento (50,7%), in relazione alla realizzazione delle sinergie di costo previste nell’ambito dell’integrazione di Pioneer, per la quale - si legge in una nota dell’asset manager del gruppo Crédit Agricole - si segnala la rapida implementazione del piano di integrazione. In particolare, l’asset manager segnala che 8 fusioni legali sono state già effettuate, tra le quali l’Italia (fusione efficace dal 1° gennaio 2018) e che la realizzazione delle sinergie potrebbe essere più rapida di quanto previsto inizialmente (il 60% di sinergie realizzate già nel 2018, contro il 40% inizialmente previsto).
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