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Gestore della settimana: i punti di forza delle small cap

10/2/2023

Secondo Scott Woods (Columbia Threadneedle Investments) l'universo delle piccole capitalizzazioni offre al gestore attivo l’opportunità di trovare aziende brillanti in grado di generare un alfa realmente differenziato


Nel lungo periodo, le small cap hanno mostrato una propensione a sovraperformare le loro omologhe a maggiore capitalizzazione. Ma il vero punto di forza di questa asset class è offrire al gestore attivo l’opportunità di trovare aziende brillanti in grado di generare un alfa realmente differenziato. Scott Woods (nella foto), gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Smaller Companies di Columbia Threadneedle Investments, illustra ad AdvisorOnline le opportunità di investimento nel segmento delle piccole capitalizzazioni.

 

Qual è la strategia d'investimento del fondo Columbia Threadneedle Global Smaller Companies?

In qualità di investitori a lungo termine, il nostro obiettivo è trovare aziende che riteniamo possano risultare competitive nel lungo periodo. Le società più piccole offrono l'opportunità di investire in modelli di business mirati, con attenzione a temi e tendenze specifiche. Inoltre, queste hanno spesso team di gestione imprenditoriali e con competenze più specifiche. Storicamente, la dispersione dei rendimenti tra le società a minore capitalizzazione è più grande rispetto a quella delle società a grande capitalizzazione; questo si traduce in una significativa opportunità di generare alfa per gli investitori che adottano una gestione attiva con l’obiettivo di individuare i futuri leader del mercato.

Nel nostro fondo Threadneedle (Lux) Global Smaller Companies adottiamo un approccio bottom-up nella selezione dei titoli, cercando di investire in società che presentano un vantaggio competitivo forte e sostenibile, al giusto prezzo. L'entità della posizione che assumiamo in una società riflette fattori quali la sua competitività, la sostenibilità dei rendimenti, la progressione dei margini, l'allocazione del capitale e gli standard ESG, oltre alle dinamiche del settore di riferimento.

 

Quali caratteristiche devono avere le aziende per essere incluse nel portafoglio?

Nella ricerca delle società ci piace essere semplici. Se troviamo un'azienda con un vantaggio competitivo sostenibile, in grado di generare rendimenti composti anno dopo anno al di sopra del costo del capitale, è lì che individuiamo l'alfa. Riteniamo sia molto importante avere accesso al mercato locale e alla ricerca primaria per selezionare, tra circa 4.300 titoli disponibili solo nel benchmark, fino a 70-90 aziende in linea con la nostra filosofia di investimento. Lavoriamo inoltre a stretto contatto con i team regionali di Columbia Threadneedle specializzati nell'investimento in small cap. Non abbiamo vincoli settoriali o regionali per garantire la possibilità di investire in ogni momento nelle nostre migliori proposte a livello mondiale.

 

Dove pensa che si trovino le maggiori opportunità in questa fase?

Rispetto al 2022, quest'anno il contesto macro ha avuto un minore impatto sui mercati, sebbene i rialzi dei tassi, l'inflazione e il rallentamento della crescita continueranno a rappresentare un problema per le aziende di tutto il mondo. Dall’altra parte, queste preoccupazioni hanno portato il mercato a scambiare i titoli a piccola capitalizzazione a sconto rispetto ai loro colleghi più grandi, offrendo così valutazioni interessanti. In particolare, guardiamo con interesse ad aziende con bilanci solidi, in grado di generare liquidità, con modelli di business incentrati su ricavi ricorrenti e con potere di determinazione dei prezzi. Fattori, quest’ultimi, che consentono alle piccole società di essere più resistenti in tempi di inflazione, risentendo anche meno della necessità di rifinanziare il debito a tassi più elevati.

Guardando ai prossimi mesi, siamo convinti che la crescita sovraperformerà, ma riteniamo essenziale concentrarsi sulla qualità. Sebbene il mercato sia stato caratterizzato da una guida piuttosto ristretta da inizio anno, riteniamo che la diversificazione ricoprirà un ruolo importante, in quanto gli investimenti destinati a temi caldi quali decarbonizzazione, deglobalizzazione ed efficienza energetica genereranno una vasta gamma di opportunità. Nel lungo periodo, le small cap hanno mostrato una propensione a sovraperformare le loro omologhe a maggiore capitalizzazione. Storicamente, questo trend si ipotizza sia dovuto al maggior rischio di fallimento o illiquidità di queste società. Tuttavia, piuttosto che focalizzarsi semplicemente sui premi per le dimensioni, riteniamo più interessante guardare a fattori quali qualità, dispersione e diversificazione. Il vero punto di forza dell'universo delle small cap, infatti, è offrire al gestore attivo l’opportunità di trovare aziende brillanti in grado di generare un alfa realmente differenziato.

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