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11/11/2022 | Lorenza Roma
L’economia statunitense si sta dimostrando più resiliente di quella di altri Paesi, in parte grazie alla sua autosufficienza in termini di petrolio e gas. Effettivamente, ci sono altre pressioni inflazionistiche al di fuori del settore energetico che saranno difficili da assorbire, e i tassi di interesse stanno aumentando più rapidamente che in altre regioni. Ciò potrebbe portare a una flessione o addirittura a una recessione, ma l’economia è comunque più stabile rispetto a quella di altri Paesi sviluppati. Questa stabilità rende l’azionario statunitense interessante in un mondo sempre più incerto. A sottolinearlo è Bob Kaynor, head of US small & midcap equities di Schroders, che delinea quattro buoni motivi per guardare alle small e mid cap USA.
Le small e mid cap statunitensi più orientate al mercato interno, tuttavia, non mostrano valutazioni eccessive. In effetti, alcune di queste aziende potrebbero essere beneficiarie dirette di un’economia mondiale più regionalizzata, dato che le autorità statunitensi stanno incentivando il “reshoring”. Con valutazioni di mercato che possono raggiungere i 20 miliardi di dollari, le small e mid cap statunitensi sono un’asset class ben negoziata e liquida. Inoltre, offrono agli investitori molte più opportunità di generare valore rispetto alle large cap USA.
Il primo motivo per cui è bene guardare alle small e mid cap USA è che la leadership azionaria negli USA è destinata a cambiare nel prossimo ciclo economico. I segmenti large cap del mercato hanno registrato ottime performance negli ultimi anni, durante la lunga fase di crescita bassa e costante, bassa inflazione e bassi tassi di interesse che ha fatto seguito alla crisi finanziaria globale del 2008, soprattutto verso la fine di questo periodo. Dopo lo scoppio della bolla TMT nel 2000, le società statunitensi più piccole hanno registrato performance molto migliori rispetto alle large cap per diversi anni fino al 2007. Questo potrebbe essere indicativo della futura direzione del mercato.
Inoltre, le small cap stanno già sovraperformando le large cap. Alcuni segnali indicano che un nuovo ciclo di leadership delle small cap è già iniziato. Da fine gennaio 2022, le small e mid cap statunitensi hanno sovraperformato le large cap.
La terza ragione per cui vale la pena puntare su queste società, è che le small e mid cap USA stanno già scontando molte cattive notizie. In base al confronto dei rapporti di forward price/earnings, le valutazioni delle small e mid cap statunitensi sono quasi ai minimi storici rispetto alle large cap, nonostante offrano prospettive di crescita degli utili superiori.
Infine, un aspetto positivo del prossimo ciclo economico sarà rappresentato dalle iniziative di riallocazione della produzione e delle catene di approvvigionamento negli Stati Uniti e nei Paesi limitrofi. Le risorse finanziarie coinvolte sono superiori alle iniziative di altri Paesi e probabilmente catalizzeranno una nuova ondata di innovazione, soprattutto nel settore della transizione energetica.
In conclusione, secondo Kaynor, ci sono ora buone ragioni per ampliare gli investimenti in società statunitensi di medie e piccole dimensioni, che sono valutate in modo più interessante in un contesto di mercato in evoluzione.
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