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9/1/2011 | Marco Gementi
I crescenti timori di una recessione globale si sono tradotti in una netta correzione dei mercati azionari e valutari. Gli indicatori economici negativi e la crisi del debito che continua ad aleggiare sull’Europa hanno indotto gli investitori a cercare rifugio nei titoli di Stato di alta qualità, nel franco svizzero e nell’oro.
Considerando le attuali turbolenze del mercato finanziario e obbligazionario, l'asset allocation di Swiss and Global Asset Management prevede nuove opportunità nel lungo periodo ma una volatilità elevata nel breve periodo.
L’esposizione azionaria è data a neutrale mentre la liquidità è sovrappesata.
Sul fronte obbligazionario si privilegiano i mercati creditizi a fronte di rendimenti attesi poco appetibili per i titoli di stato sul mercato monetario.
I premi al rischio sulle obbligazioni societarie sono interessanti.
Interessanti le imprese industriali con bilanci e fondamentali solidi. Meglio rimanere cauti nei confronti di banche e utilities.
Da sottolineare che, date le misure della BNS a sostegno del franco svizzero, si potranno sfruttare le oscillazioni dei tassi a breve termine per incrementare la duration ad un livello neutrale.
Sul fronte azionario si favoriscono i segmenti difensivi del mercato azionario tenendo presente che il 60% dei dati finora pubblicati per il secondo trimestre hanno superato le attese e l’elevato indebitamento negli USA e in alcuni paesi europei.
Sul fronte degli investimenti alternativi si privilegia l’oro, i metalli industriali e l’energia.
Attenzione anche ai fondi a bassa capitalizzazione e per gli Hdge Fund, alla luce delle turbolenze del mercato, ai gestori a più basso beta.
Sul fronte delle valute meglio la corona svedese e norvegese rispetto all’euro, il dollaro canadese rispetto al dollaro USA ed evitiamo il franco svizzero.
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