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12/18/2020 | Redazione Advisor
“Rispetto al 2020, il 2021 sarà probabilmente un anno di ritorno alla normalità, o una sorta di ‘riconversione alla media’ per l’economia globale. E dato che, allo stesso tempo, è evidente che c'è un certo grado di domanda repressa che i deficit di bilancio dei governi rimarranno molto elevati e le banche centrali dichiarano esplicitamente che la politica monetaria continuerà ad essere molto accomodante, è naturale arrivare alla conclusione che i mercati finanziari dovrebbero restare solidi, nonostante l'attuale nuova ondata di Covid, e che le attività sensibili al contesto macroeconomico come il credito, i mercati emergenti e le azioni cicliche dovrebbero performare particolarmente bene”. E’quanto spiegano gli esperti di Carmignac nel loro outlook sul posizionamento di portafoglio per il 2021.
“Il problema delle conclusioni naturali – continuano gli analisti - è che i mercati sono abbastanza efficienti da adeguarsi ad esse molto rapidamente, ed è proprio quello che è successo. La fase di ripresa successiva agli avvenimenti verificatisi a partire da marzo è stata di proporzioni storiche, così come l’accelerazione della rotazione ciclica del mese scorso. Ormai i mercati hanno abbracciato completamente la ciclicità e le aspettative relative agli utili del 2021 sono aumentate. Ormai le attese sono talmente elevate che il margine di disappunto è cresciuto in modo sostanziale. Soprattutto perché, strutturalmente, non è scomparsa la tesi secondo cui è in corso una stagnazione secolare, con un aumento dell’indebitamento a livello globale, una diminuzione degli investimenti e l’invecchiamento della popolazione”.
“Vista la velocissima reazione dei mercati – constatano i gestori - il rischio è stato gestito con rigorose prese di profitto sui titoli che hanno raggiunto i target price da noi stimati. Questo è già successo un mese fa per diversi azioni growth in cui eravamo investiti. E nell’ultimo mese, è successo anche per molte delle nostre esposizioni su titoli favoriti dalla riapertura delle economie e nell’asset class del credito. Inoltre, nel brevissimo termine ci saranno due eventi prociclici paralleli: le elezioni del Senato degli Stati Uniti in Georgia il 5 gennaio e la fine dei negoziati sulla Brexit. Queste incognite non possono essere ignorate. Una vittoria dei democratici in Georgia e/o un accordo sulla Brexit potrebbero alimentare un’ulteriore tendenza reflazionistica. Quindi, per far fronte a questa incertezza, abbiamo fermamente mantenuto la nostra esposizione agli asset inflazionistici come l’oro, l’azionario e le valute dei mercati emergenti e le obbligazioni legate all’inflazione”.
“Il nostro scenario centrale per il 2021 – concludono gli esperti di Carmignac - prevede che l’economia globale, dopo una ripresa da livelli molto bassi, possa tornare a uno scenario di crescita lenta, prevalente già prima della crisi, anche se questa crescita sarà leggermente più intensa nelle economie emergenti. E il sostegno delle banche centrali rimarrà consistente. Di conseguenza manteniamo ancora un approccio costruttivo sui mercati azionari in un’ottica di medio termine, ma riteniamo che sia necessario avere una mentalità aperta sui potenziali movimenti dei mercati, viste le incognite delle prossime settimane. Per questo motivo abbiamo adottato una strategia di profit taking sia nell’obbligazionario sia nell’azionario, e il motivo per cui ci atteniamo alla costruzione di portafogli a bilanciere”.
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