Secondo l'ONU entro il 2050 ci saranno nel mondo circa due miliardi di anziani, il doppio di oggi. E nonostante il tema dell'invecchiamento della popolazione faccia parte dei più importanti megatrend, oggi viene esclusivamente declinato sotto il profilo sanitario. In realtà offre molte più sfumature e possibilità di investimento. Ne parliamo con Giulia Culot (nella foto) di Sycomore AM - parte della piattaforma multi-boutique di Generali Investments - dove è Co-Fund Manager del comparto GIS SRI Ageing Population. 

 

Quali prospettive presenta il megatrend dell’invecchiamento della popolazione, nello scenario post-Covid?

L'invecchiamento della popolazione è un megatrend che consideriamo solido e resiliente, supportato da driver di lunga durata: l’aumento della longevità e la diminuzione della fertilità. L'impatto potenzialmente distruttivo del Covid-19 è stato mitigato dalle azioni dei Governi, che hanno dato la priorità alla salute. Inoltre, la dimensione di questo fenomeno é a volte sottostimata, tanto nei mercati sviluppati che in quelli emergenti: nel 2050, secondo il World Population Prospects ONU, ci saranno due miliardi di anziani nel mondo, il doppio di oggi.

 

I Governi sono concentrati sulla ripresa: le infrastrutture legate all'invecchiamento della popolazione avranno un ruolo chiave?

La pandemia di Covid-19 ha portato una crescente consapevolezza tra i Governi circa l'importanza delle infrastrutture sanitarie come asset strategico in cui investire, e non come spesa da ridurre in tempi di crisi. Soprattutto in Europa, dove anni di sottoinvestimenti hanno determinato l’obsolescenza delle apparecchiature sanitarie, ciò dovrebbe generare un vento favorevole pluriennale. Lo stesso vale per i paesi in via di sviluppo, dove la spesa sanitaria continuerà ad aumentare. Anche gli individui hanno riconosciuto la salute come “la nuova ricchezza" e questo supporta segmenti come vitamine e integratori, benessere, cosmetici attivi nella cura della persona.

 

Quali settori potranno beneficiarne maggiormente?

Li abbiamo raggruppati in tre categorie: salute, pensioni e risparmio e consumi. Alla base vi è un supporto demografico: la crescita degli anziani a un ritmo tre volte più sostenuto della popolazione complessiva. Questi anziani, e soprattutto i Baby Boomers, sono più ricchi delle generazioni più giovani e più disposti a spendere per se stessi rispetto alla generazione precedente. Hanno aree di spesa specifiche, come apparecchi acustici, correzione visiva, prodotti di investimento, attività ricreative, ecc. In aggiunta, l'invecchiamento della popolazione non è rappresentato solo dal "dollaro d'argento", ma è connesso a tutto ciò che è necessario per rendere sostenibile un mondo che invecchia. Questo include fattori come l’importanza di invecchiare in forma o un’adeguata preparazione per la pensione, rilevanti per gli anziani di oggi e anche per quelli di domani.

 

Qual è la vostra view circa il vostro comparto per i prossimi anni?

La nostra strategia, GIS SRI Aging Population, ha recentemente raggiunto il traguardo dei cinque anni, offrendo quella che consideriamo una performance molto solida, rispetto a un indice azionario generalista, nonostante lo scenario volatile. Ciò è stato vero negli ultimi cinque anni e ci aspettiamo che lo sarà anche negli anni a venire: lo scenario mondiale probabilmente non diventerà più facile e il valore della crescita visibile e strutturale continuerà ad essere premiato. Inoltre, avvicinarsi al tema come facciamo in Sycomore AM, non riducendo il megatrend al solo profilo sanitario, permette di diversificare il portafoglio. In passato, la strategia ha effettivamente fornito una buona performance relativa, sia in fasi di mercato rialziste che ribassiste. Fin dal lancio, infine, il comparto ha sempre applicato una rigorosa metodologia ESG, che è ora quella di Sycomore AM, leader riconosciuto nel campo degli investimenti socialmente responsabili.