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7/24/2020 | Lorenza Roma
La pandemia di Covid-19 continua a incidere sulle economie di tutto il mondo quando emergono dal lockdown, compresi i mercati emergenti. Il team azionario dei mercati emergenti di Franklin Templeton offre una panoramica degli sviluppi dell’ultimo mese e analizza in che modo la pandemia stia guidando una tendenza verso la deglobalizzazione e le nuove innovazioni. "Crediamo che la pandemia del Covid-19 abbia messo in evidenza i punti di forza del mondo emergente, compresi i sistemi sociali, la governance e, in molti casi, l’assistenza sanitaria. Di conseguenza, la solidità finanziaria delle economie emergenti e i bilanci delle loro aziende si stanno dimostrando un utile fattore di resilienza durante la crisi. Prevediamo che continuerà ad accadere, soprattutto in Asia", spiegano gli esperti. "Considerando poi gli sviluppi nel mondo delle imprese – dove abbiamo osservato il ritorno in primo piano del concetto di modelli accelerati e di innovazione in tutta una serie di settori fra i quali la tecnologia, i beni di consumo e la finanza – siamo fortemente ottimisti su queste società e su alcune di queste economie", aggiungono i membri del team.
Le azioni asiatiche hanno brillato, con forti guadagni per tutti i mercati nel trimestre. L’efficace contenimento della pandemia da parte di Taiwan ha sostenuto il suo mercato azionario, dove le grandi aziende tecnologiche hanno messo a segno un rally. In India, i primi allentamenti delle misure di lockdown hanno fatto sperare in una ripresa dell’economia e favorito un apprezzamento azionario, nonostante il riacutizzarsi delle tensioni al confine tra India e Cina. Le quotazioni delle azioni sudcoreane sono aumentate, grazie agli stimoli monetari e fiscali introdotti dalle autorità a sostegno dell’economia, mentre gli investitori non hanno dato peso alle minacce militari provenienti dalla Corea del Nord. Le azioni cinesi sono avanzate sulla scia di dati economici incoraggianti, restando tuttavia al traino rispetto alla maggior parte degli altri mercati regionali. Il riemergere degli attriti fra Stati Uniti e Cina e un nuovo focolaio di coronavirus a Pechino hanno frenato l’umore degli investitori.
I mercati dell’America Latina hanno partecipato alla ripresa globale, grazie al sostegno derivante dall’aumento della mobilità per effetto dell’allentamento delle misure di distanziamento concesso dai governi. Argentina, Brasile e Cile guidano le classifiche regionali, mentre le quotazioni azionarie in Colombia, Perù e Messico, pur registrando guadagni a due cifre, si posizionano dietro i loro omologhi. In Brasile il clima economico è stato sostenuto dalle misure stabili di allentamento monetario: nel trimestre, la sua banca centrale ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento dell’1,5%, fino al minimo storico del 2,25%. La maggiore cooperazione politica e i dati sull’attività economica migliori del previsto per il mese di aprile hanno ulteriormente aiutato il clima economico. In Messico, la debolezza dei dati macroeconomici e il declassamento del rating del credito sovrano hanno tolto efficacia agli sforzi di allentamento monetario della banca centrale. L’ulteriore pacchetto di stimoli ha migliorato il sentiment in Cile, mentre il declassamento del rating sul debito sovrano peruviano ha frenato il progresso di questo mercato.
I mercati dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa hanno registrato un trimestre solido e vedono in testa al gruppo il Sudafrica, la Repubblica Ceca e la Polonia. Per contro, Qatar, Arabia Saudita ed Egitto sono rimasti arretrati rispetto agli altri paesi della regione. I titoli azionari sudafricani hanno recuperato posizioni quando gli investitori hanno scelto di ignorare i declassamenti del credito sovrano e di dare più peso alla graduale abolizione delle misure di blocco, ai dati migliori del previsto sul prodotto interno lordo (PIL) del primo trimestre e all’attuazione di misure di allentamento fiscale e monetario Anche l’indice di riferimento della Russia, trainato dal forte apprezzamento del rublo, dall’aumento del prezzo del petrolio e dall’allentamento delle misure di quarantena, ha registrato rendimenti a due cifre nell’arco del trimestre. Gli elettori hanno approvato un referendum costituzionale che permette al presidente Vladimir Putin di chiedere due ulteriori mandati, rimanendo di fatto al potere fino al 2036.
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