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Tutti i numeri della manovra

8/16/2011 | Italo Marchesi

Rendite finanziarie, contributo di solidarietà, studi di settore, Robin Tax. Ecco quanto incasserà lo Stato grazie alla manovra.


 

Prende sempre più forma la manovra estiva varata dal Governo per combattere la crisi. I dibattiti oggi lasciano spazio alla Relazione Tecnica che le agenzie stampa stanno diffondendo e all'interno della quale vengono indicati nel dettaglio tutti gli effetti economici delle decisioni annunciate. Ma vediamo dove lo stato pensa di poter guadagnare di più.
 
Rendite finanziarie. Uno degli aspetti che tocca maggiormente il mondo dei risparmiatori riguarda la norma che armonizza la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con esclusione dei titoli di Stato. Secondo la Relazione Tecnica una tale norma porterà nelle casse dello Stato a regime 1.919 milioni di euro. In particolare, tenendo conto delle "minori ritenute da scomputare ai fini delle imposte sui redditi", il gettito arriva per la precisione a 1.942 milioni. Per il 2012 e il 2013 il gettito è però di 1.494 e 1.724 milioni di euro. Poi dal 2014 la norma entra a "regime".
 
Contributo solidarietà. Il cosiddetto contributo di solidarietà, esteso ai privati, dovrebbe portare nelle casse dello Stato per 3.817,4 milioni di euro in tre anni, così suddivisi: 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. "Poichè il contributo è deducibile dal reddito complessivo - si legge nella Relazione Tecnica - per ottenere il corrispondente gettito Irpef annuo netto occorre tener conto dei relativi effetti fiscali che sono stimati in circa -1.172 milioni di euro di Irpef e -35 e -12 milioni di addizionale regionale e comunale".
 
Robin Tax. Quella che ormai tutti chiamano Robin Hood Tax (che coinvolge il settore energetico) porterà nel 2012 1,88 miliardi di euro, nel 2013 990 milioni, così come nel 2014. E' questo il dato che si legge nella Relazione Tecnica pubblicata dalle varie agenzie di stampa.
 
 
Studi di settore. Dalla stretta sugli studi di settore lo Stato è invece pronto a incassare 823,5 milioni di euro: 31,5 milioni nel 2011, 330 nel 2012 e 231 milioni sia nel 2013 sia nel 2014, conteggiando il maggior gettito sia dell'Irpef sia dell'Iva. La norma riguarda gli operatori non congrui e dovrebbe portare 70.000 soggetti a variare il proprio comportamento, e quindi a dichiararsi congrui. Mentre la norma che riguarda  la possibilità di intervenire anno per anno sugli indicatori di normalità economica dovrebbe spingere - sempre secondo i calcoli della Relazione Tecnica - 150.000 dei 300.000 soggetti a "dichiarare maggiore base imponibile". In tutto ci sarebbero dunque 220.000 autonomi con dichiarazioni più alte.

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