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1/30/2020 | Marcella Persola
L’economia mondiale è in miglioramento, ma non è ancora pronta per uno sprint. Per questo è meglio contenere l’entusiasmo. Questa l’idea di Alessandro Tentori, chief investment officer AXA Investment Managers Italia che evidenzia che c’è effettivamente stata una schiarita, però la fiducia dovrebbe essere supportata da dati effettivi.
“Restiamo convinti che quest’anno la crescita globale difficilmente riuscirà a superare il potenziale, sebbene ci sia qualche segnale di miglioramento. Come spesso accade, la Cina avrà un ruolo fondamentale” sottolinea l’esperto nell’investment strategy mensile. “Il flusso di dati a livello globale non è cambiato molto negli ultimi mesi. Nella maggior parte delle regioni, il settore manifatturiero continua ad arrancare, per quanto abbia probabilmente smesso di deteriorarsi, mentre i servizi resistono, anche grazie a un mercato del lavoro robusto”.
Restano però due elementi che potrebbero frenare il rimbalzo. Primo, non sono ancora stati risolti gli squilibri finanziari locali. Secondo, uno degli effetti collaterali dell’accordo di fase 1 siglato con gli Stati Uniti sarà quello di affrettare l’apertura economica e finanziaria della Cina, costringendo a un’accelerazione delle riforme.
“Comunque, i mercati se la sono cavata molto bene finora. La performance a breve termine è stata trainata dagli strumenti più ciclici, azioni giapponesi, statunitensi e dei mercati emergenti, grazie alla rinnovata fiducia nel ciclo globale. Al secondo posto, in termini di rendimento complessivo, troviamo le obbligazioni high yield che continuano la tendenza iniziata a ottobre” continua Tentori.
E sul 2020, che cosa aspettarsi? “Il 2020 è partito con un approccio risk-on, nella previsione di una ripresa della crescita ciclica, che dovrebbe riflettersi in una ripresa della crescita degli utili societari. Gli ostacoli che si trovano di fronte le banche centrali che intendono alzare i tassi di interesse sono così alti in questa fase che non intravediamo un rischio di tasso nell’orizzonte di investimento” precisa. “
Nel complesso le prospettive per i mercati azionari restano, a nostro giudizio, positive grazie al sostegno della politica monetaria. Preferiamo le azioni alle obbligazioni, e il credito ai tassi. Tuttavia, gli investitori dovranno considerare la possibilità di ottenere guadagni marginali a fronte delle valutazioni che saranno probabilmente sempre più tirate” conclude Tentori.
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