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Volatilità, agilità e liquidità. I tre driver del mercato

11/4/2019 | Daniele Riosa

Germano di Amundi analizza tutti risvolti e le potenzialità legate al mondo multi-asset nell’attuale contesto economico-finanziario


Matteo Germano, head of multi-asset, cio Italy Amundi, analizza tutti i risvolti e le potenzialità legate al mondo multi-asset nell’attuale fase di mercato e spiega che “dopo molti anni di mercato rialzista, gli investitori devono affrontare una prospettiva di rendimenti compressi in un mondo più complesso. Le banche centrali dovrebbero continuare a portare avanti le loro politiche espansive allo scopo di evitare la recessione e di centrare gli obiettivi sull’inflazione. Il loro impatto sull'economia reale sta però progressivamente svanendo ed è necessaria una politica fiscale più proattiva”.

 “Le nostre previsioni economiche – rileva l’analista - sono state riviste al ribasso per quest’anno e per il prossimo e ci attendono alcune sfide. L'anno prossimo si terranno le elezioni negli USA ed è probabile che le pressioni sul commercio mondiale rimangano elevate. La crescita del commercio mondiale è stata negli ultimi anni un elemento propulsore della crescita mondiale (crescita annua media del 3,8%), ma secondo l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) quest’anno il suo contributo sarà meno di un terzo. Se non ci sarà un allentamento delle pressioni, un tale elemento potrebbe aumentare il rischio per l’economia mondiale a partire da quelle più aperte. § Sul fronte geopolitico ci sono molte aree calde. Il recente disimpegno dell’amministrazione USA in Siria e la situazione in Medio Oriente devono essere monitorati con attenzione perché potrebbero avere delle implicazioni per il prezzo del petrolio in una fase di peggioramento dell’outlook economico”.

Sul fronte delle notizie positive “si sta formando un consenso attorno a politiche più fiscali, in particolare nei Paesi come la Germania che hanno una maggiore capacità di introdurre degli stimoli fiscali e di effettuare delle spese per le infrastrutture che potrebbero supportare gli investimenti e i consumi. Al momento, l'economia interna (USA e Europa) dà prova di buona tenuta ma non è completamente immune dal peggioramento dell’outlook complessivo. In questo contesto, rimangono delle divergenze in termini di crescita tra i diversi Paesi, e nel 2020 potrebbe esserci una ripresa dei Paesi emergenti”.

Per l’economista “man mano che ci avviciniamo al nuovo anno è importante mantenere una forte focalizzazione sulla costruzione del portafoglio così da garantire che stiamo aggiungendo diverse fonti di diversificazione perché la volatilità potrebbe ripresentarsi in un contesto di mercato ancora incerto. In questo modo il rischio complessivo rimarrà in linea con le aspettative del cliente. Tuttavia, gli approcci dell'asset allocation tradizionale, con una semplice diversificazione tra le classi di attivi, non sono adatti a generare rendimenti ragionevoli. Potrebbero esporre gli investitori a rischi indesiderati e quindi probabilmente non riusciranno a soddisfare le loro aspettative. Questa ‘diversificazione delle asset class’ statica non crea necessariamente quella che noi riteniamo essere un’efficace diversificazione perché le correlazioni esistenti tra asset class sono instabili e hanno avuto la tendenza ad aumentare durante la crisi. Ecco perché è importante diversificare tra rischi e fonti di rendimento e mantenere una forte focalizzazione sulle coperture”.

Mantenere un approccio agile “agli investimenti, così com’è avvenuto nei mesi di quest’anno, diventerà ancora più importante ora che ci avviciniamo al 2020. Visto che gran parte del trend direzionale nel mercato è ormai alle nostre spalle, sarà importante continuare a sfruttare l’asset allocation in modo flessibile, esplorando le opportunità relative value collegate alle divergenze regionali e settoriali. L’approccio sarà ampiamente conservativo in termini di allocazione al rischio, ma sarà caratterizzato dall’agilità nell’individuare i punti di ingresso migliori nel caso in cui l’aumento della volatilità spalanchi la porta a nuove opportunità”.

“In questo contesto – prosegue Germano - anche la gestione della liquidità rivestirà un ruolo cruciale. Aumentano le preoccupazioni per la liquidità di mercato e dobbiamo stare all'erta perché assisteremo probabilmente a dei picchi di volatilità nei prossimi trimestri, soprattutto se le banche centrali non effettueranno i tagli dei tassi previsti o deluderanno i mercati. Ma vi sono diverse misure che un investitore multi-asset potrebbe prendere per tutelarsi da queste preoccupazioni sulla liquidità: innanzitutto attraverso una diversificazione efficace, nel senso che un evento non perturba l’intero portafoglio e il rischio di contagio è limitato: in secondo luogo, attraverso una copertura attiva, ciò significa che gli investitori non sono costretti a vendere nei periodi di shock; in terzo luogo noi effettuiamo regolarmente degli ‘stress test’ per valutare gli effetti potenziali dei movimenti avversi del mercato, e in quarto luogo mantenere una riserva di liquidità in contanti o in titoli di Stato a breve termine”.

“Dovremmo ricordare inoltre che per i gestori attivi la volatilità può essere anche un’opportunità di acquisto che offre la possibilità di aumentare l'esposizione ad alcune attività a valutazioni interessanti”, conclude l’analista di Amundi.

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