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PIMCO: economia globale in difficoltà per almeno un anno

10/16/2019 | Max Malandra

Il contesto sarà caratterizzato da bassi tassi di crescita ma elevati livelli di volatilità e potrà sfociare o in una fase recessiva oppure in una ripresa. Lo scenario base propende per il recupero


L’economia globale è ormai prossima a una fase di debolezza che durerà per circa un anno, fino a 2020 inoltrato. Lo hanno spiegato, nel corso del consueto Investment Summit organizzato da PIMCO, Joachim Fels (global economic advisor) e Andrew Ball (cio global fixed income). Il contesto sarà caratterizzato da bassi tassi di crescita ma elevati livelli di volatilità e potrà sfociare o in una fase recessiva oppure in una di recupero. Al momento lo scenario base di PIMCO è orientato verso questa seconda opzione, ma gli elementi di incertezza non mancano. Tre sono quelli individuati da Fels: innanzitutto la guerra commerciale che, nonostante mini accordi temporanei, non accenna a terminare, anche perché in sottofondo rimane la competizione per il predominio tecnologico; in secondo luogo le politiche monetarie delle Banche Centrali, con la Federal Reserve favorita sulla Bce per il maggior spazio a disposizione in termini di tassi di interesse (2-3 tagli ancora sono le aspettative a PIMCO); infine gli stimoli fiscali che potrebbero provare a rilanciare le economie che evidenziano segni di stallo: gli Usa dovrebbero passare dal +3% di Pil nel 2018 al +1% l’anno prossimo, mentre l’Europa non dovrebbe mai allontanarsi troppo da un +1 per cento.

 

E così, a Stati Uniti, Cina e Giappone, potrebbero ora accodarsi, in una politica fiscale espansiva, anche Gran Bretagna e Germania, che il prossimo anno potrebbe anche vedere un cambio di governo e una possibile e inedita coalizione nero-verde.

 

Uno scenario decisamente sfidante in cui la preservazione del capitale rimane il primo obiettivo. Con un atteggiamento prudente sugli asset rischiosi, in cui la preferenza rimane all’equity Usa. In Gran Bretagna, in vista di una positiva soluzione per Brexit, a PIMCO vedono rialzi per sterlina e rendimenti del Gilt. E sul versante azionario la predilezione per le banche britanniche, che trattano a livelli accettabili di premio al rischio e sono ben patrimonializzate.

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