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Capital Group: le valutazioni favoriscono Europa e Giappone

7/29/2019 | Marcella Persola

Così evidenziano Christophe Braun e Martyn Hole, Investment Director di Capital Group che in una recente nota analizzano le prospettive delle due aree geografiche considerate...


Le valutazioni favoriscono l'Europa e gli USA. Così evidenziano Christophe Braun e Martyn Hole, Investment Director di Capital Group che in un arecente nota scrivono che: "La Banca Centrale Europea ha placato i timori di un prematuro inasprimento della politica, comunicando che i tassi di interesse rimarranno invariati per tutto il 2019. Unitamente a prospettive più favorevoli per i tassi, per l’Europa abbiamo assistito ad alcuni segnali incoraggianti. I PMI del settore manifatturiero si sono stabilizzati, perfino in Germania e in Italia. L’attività nel settore dei servizi e dell’edilizia è rimasta solida. Infatti, l’economia interna europea ha dimostrato una resilienza sorprendente. La disoccupazione è in calo nella maggior parte delle economie, sebbene l’Italia rappresenti un’eccezione, e l’aumento dei salari e l’inflazione primaria più bassa hanno dato slancio ai redditi reali delle famiglie. I governi hanno attenuato la politica fiscale mediante tagli fiscali e aumenti della spesa pubblica. Questi fattori hanno sostenuto la spesa dei consumatori. Anche gli investimenti aziendali hanno continuato a crescere. Il risultato è che nel primo trimestre del 2019 la crescita del PIL reale dell’Eurozona si è rafforzata" sottolineano i due esperti.

 

In merito al Giappone, le prospettive sono positive: "Le politiche economiche messe in atto dall’amministrazione del Primo Ministro Shinzo Abe hanno innegabilmente contribuito a una crescita economica costante e a un tasso di disoccupazione record. Di recente, l’attenzione del governo si è rivolta alla promozione di una strategia di crescita volta ad aumentare la produttività, nonché la competitività generale delle imprese" continuano gli esperti. "A seguito di cambiamenti strutturali, molte società giapponesi sono diventate altamente redditizie. Nel 2018,2 le aziende giapponesi hanno registrato il margine di utile operativo più elevato degli ultimi decenni, con un calo significativo del breakeven ratio. Ciò può essere spiegato in larga misura dalla drastica riduzione dei costi intrapresa a partire dalla crisi finanziaria globale del 2008" concludono Braun e Hole.

 

 

 

 

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