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India, boom della crescita con Modi. Ecco perché

7/4/2019 | Daniele Riosa

Secondo Vazirani (Jupiter AM) “le aziende del settore pubblico potrebbero beneficiare della rielezione di Modi, in particolare le banche”


Maranda Modi ha di nuovo vinto le elezioni indiane di maggio, ottenendo, col suo partito, la maggioranza dei seggi. Avinash Vazirani, gestore specializzato sull'azionario indiano di Jupiter Asset Management, prefigura i cambiamenti che potrebbero verificarsi nei prossimi cinque anni e i motivi per cui Nuova Delhi ha forti prospettive di crescita a lungo termine.

Per il futuro spiega l’esperto “ci aspettiamo ulteriori e, potenzialmente, più ambiziose riforme da parte del BJP nei prossimi cinque anni. In cima alla lista c'è il National Health Protection Scheme, meglio noto come 'Modicare'. È probabile che ci vorranno diversi anni affinché il governo dia piena attuazione al Modicare, e i costi stimati sono enormi, intorno a 1,7 miliardi di dollari all'anno. Tuttavia, il programma dovrebbe migliorare notevolmente i livelli di reddito e la qualità della vita delle famiglie a più basso reddito e, dal punto di vista degli investitori, riteniamo che dovrebbe anche creare una vasta gamma di opportunità”.

Tra le altre riforme potenziali “vi sono quelle relative all'accelerazione dei processi legali e alla garanzia di un più uniforme standard giudiziario, nonché quelle riguardanti il mercato del lavoro e quello delle proprietà terriere, importanti dal punto di vista della crescita economica. Riteniamo che i cambiamenti in questi settori consentirebbero all'India di diventare un polo manifatturiero, con grandi opportunità di crescita. Sebbene la popolazione indiana sia qualificata e disponibile, con un costo interessante, molte aziende faticano ad adeguarsi alle complesse normative”.

Dove sono le opportunità d'investimento? “In futuro, le riforme ambiziose, insieme alla costante spesa per le infrastrutture, richiederanno una notevole quantità di denaro. Dato che il governo di Modi è stato finanziariamente prudente e ha dichiarato la sua intenzione di rimanere tale, pensiamo che potrebbe finanziare alcune di queste riforme vendendo beni di proprietà dello Stato. Le aziende del settore pubblico potrebbero quindi beneficiare della rielezione di Modi, in particolare le banche, per le quali si parla già di consolidamenti e liquidazioni”.

“Crediamo che il governo di Modi continuerà a puntare sulla buona governance e da qui in poi incrementerà ulteriormente gli sforzi sulle riforme. Riteniamo che potrebbe esserci qualche difficoltà a breve termine.Tuttavia, continuiamo a credere che l'India abbia forti prospettive di crescita a lungo termine. Nell’anno finanziario chiuso al 31 marzo 2019, il Paese ha registrato una crescita del PIL del 6,8% e ci aspettiamo che rimanga intorno al 7%”, conclude Vazirani.

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