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1/16/2019
432 no contro 202 sì. Il responso del voto al Parlamento di ieri nel Regno Unito complica e non poco il destino della Brexit e del Primo ministro May.
Secondo Saker Nusseibeh, chief executive, Hermes Investment Management, in risposta a questo bisogna considerare tre elementi chiave: "In primo luogo, come azienda, abbiamo messo in atto un Brexit Mitigation Project sulla base della prospettiva di una “hard Brexit” senza alcun accordo di transizione, e pianificato di conseguenza. Pertanto, siamo pronti per affrontare le nuove condizioni di business, sia nel caso in cui il risultato sia un nuovo referendum, o una dilazione sull'articolo 50, sia nell’ipotesi di un accordo o nessun accordo".
"Il secondo aspetto riguarda l'effetto sui mercati. Stiamo osservando da vicino per capire gli effetti secondari sulle azioni e sulle valute, compresa la sterlina, e i settori specifici che sono legati al commercio senza frizioni. Il terzo aspetto, e forse il più importante, è capire come noi, intesi come impresa, e i singoli individui, possiamo contribuire a mitigare i rischi associati a qualsiasi risultato per il nostro Paese. In particolare l'impatto sui pensionati per i quali gestiamo il capitale. La maggior parte delle persone preferirebbe che si ponga fine all'incertezza. Tuttavia, la triste verità, è che l'incertezza continua a prevalere e non sembra esserci un piano B chiaro" conclude Nusseibeh.
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