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3/30/2018 | Greta Bisello
Parole positive quelle di Miles Geldard, senior adviser di Jupiter Asset Management, circa lo scenario di riferimento dell'economia a livello globale. La crescita risulta ancora robusta e i fondamentali continuano ad attestarti secondo il consenso. L'esperto, che ha incontrato la stampa a Milano, mette in guardia però su eventuali "shock esterni".
I livelli d'inflazione sono ancora sotto controllo, anche se prosegue, la politica monetaria portatata avanti dalle principali banche centrali, ha creato una sorta di equilibrio artificiale che è destinato a finire con l'avvio di una nuova fase.
Viene da sè che le protagoniste di quest'anno saranno appunto la Fed con il nuovo Presidente Powell e i 3 rialzi dei tassi previsti (il primo avvenuto lo scorso 21 marzo) e la Bce con la conclusione sia del programma di QE a fine anno che del mandato di Mario Draghi.
Ma non solo, a livello globale sono cambiati alcuni delicati rapporti come quello tra lavoro e capitale, sono aumentate le politiche di austerity e fenomeni sociali come l'immigrazione e la globalizzazione. Tutto questo ha contribuito a far si che il quadro generale sia via via diventato sempre più complicato e sfidante per gli addetti ai lavori. Senza ovviamente tralasciare il rischio a livello geopolitico, soprattutto negli ultimi mesi con le nuove scelte commerciale messa in campo dal Presidente americano Trump nei confronti di molti Pesi e soprattutto ai danni della Cina.
Infine, conclude l'adviser del gruppo britannico, ciò che potrebbe aumentare i rischi di una futura disruption sui mercati è la crescita dell’indebitamento e di alcuni prodotti finanziari con un'attenzione particolare alla crescita del debito che, a livello mondiale, è ora pari a 217.000 miliardi di dollari (pari al 327% del pil globale) contro i 149.000 miliardi di prima della crisi finanziaria.
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