Nonostante l’inflazione non stia ancora mostrando segnali di rallentamento nel breve termine in Cina e nei principali mercati asiatici, restando in cima all’agenda dei governi dell’area, gli analisti di Schroders vedono per i prossimi mesi delle interessanti opportunità d’investimento nell’Asia Pacifica. Schroders ha valutato  800 azioni di società, tenendo presente che negli ultimi 20 anni il 56% dei profitti in Asia è venuto dai dividendi. E che in futuro forse continueranno ad essere una delle principali fonti di guadagno per gli investitori dell’area.

Quattro i paesi da tenere sott’occhio, oltre alla Cina: Taiwan (in particolare il settore IT), la cui performance quest’anno è stata al di sotto delle aspettative, ma che sul lungo periodo diventerà un mercato interessante soprattutto per il suo legame con l’economia statunitense, in cammino verso la ripresa. Hong Kong, la cui economia è strettamente connessa al dollaro, invece, potrebbe soffrire un eventuale rialzo dei tassi di interesse della Fed, anche se Schroders non prevede una politica monetaria particolarmente aggressiva di Ben Bernanke nei prossimi mesi.

In Corea, dove si prevedono trend positivi sul lungo termine, ci sono interessanti opportunità d’investimento nei mercati azionari, grazie all'ascesa delle principali aziende quotate del paese, che hanno incrementato rapidamente il loro giro d’affari in seguito alla maggiore competitività acquisita sulla scena globale dalla crisi finanziaria del 2008. L’India, infine, pur rimanendo la seconda economia al mondo per velocità di crescita, piace a Schroders più sul lungo periodo che sul breve, dove ancora alcuni ostacoli, dalla politica all’inflazione, frenano l’economia.