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M&G, 2018: nuove sfide per le banche centrali

12/15/2017 | Greta Bisello

Al centro della scena Fed, Bce e BoE che vivranno cambiamenti in materia di politica monetaria, governance e sfide politiche interne. Le occasioni di investimenti nell'obbligazionario secondo Wolfgang Bauer, gestore dell'M&G absolute return bond


Dopo l’annuncio del terzo e ultimo rialzo dei tassi da parte della Fed per il 2017, si attende l'inizio della riduzione degli acquisti mensili di obbligazioni da parte della Bce (da 60 a 30 miliardi). Secondo Wolfgang Bauer, gestore dell'M&G absolute return bond fund, l’annuncio stesso del tapering era atteso e l’impegno di prolungare o aumentare il QE in caso di un deterioramento delle condizioni economiche ha scatenato un rally nei rendimenti sul debito europeo e i Bund.

 

La normalizzazione delle banche centrali avverrà comunque con cautela e le obbligazioni societarie europee saranno sostenute da un’accelerazione dell’attività economica e da una modesta inflazione.

Dalla nuova guida della Fed, Jerome Powell, si attende un atteggiamento “colomba”, la cautela verrà adottata nel rialzo dei tassi nel 2018 previsti tra i due e i tre. Se invece la Fed rimanesse indietro rispetto alla curva, avverte il gestore, si potrebbe procedere a una politica monetaria più aggressiva (più rialzi di quanto idealmente previsto) e il mercato dovrà essere pronto oltre a monitorare l’inflazione degli Stati Uniti.

 

Le opportunità al momento, prosegue nella sua analisi Bauer, sono rintracciabili tra i bond subordinati finanziari e nell'area delle obbligazioni societarie ibride. Scegliendo i giusti emittenti, si ritiene che questi asset possano fornire un'interessante occasione di rendimento a fronte di un modesto aumento del rischio di credito.

 

Uno sguardo al Regno Unito che con la Brexit rende più arduo il compito della sua banca centrale. Inoltre la volatilità della sterlina unita alle incertezze economiche rendono qualisasi decisione in campo di politica monetaria più difficile.

A novembre la decisione di un rialzo di 25 punti base, nel mese di dicembre quella di lasciare invariati a 0,5% (all’unanimità), così come invariato il livello di acquisti a 435 miliardi di sterline al mese.

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